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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Investì due fidanzatini: dimezzata la pena a Stefano Lucidi

In via Nomentana uccise Flaminia Giordani e Alessio Giuliani. In appello l'accusa è stata derubricata da omicidio volontario in omicidio colposo. Da 10 del primo grado, la pena passa ora a 5 anni

Rabbia, tanta rabbia. E' quella che si legge nelle parole e nei volti dei genitori di Flaminia Giordani, la ragazza rimasta uccisa il 22 maggio 2008 in via Nomentana insieme al suo fidanzato Alessio Giuliani perchè investita da un pirata della strada. Una rabbia provocata dalla sentenza d'appello del processo che vede come imputato Stefano Lucidi, 35enne romano, che si è visto dimezzare la pena di 10 anni del primo grado, ai 5 dell'appello.

“Non avrei mai creduto a una sentenza di questo tipo. Poteva essere l'inizio di un nuovo percorso di giustizia, oggi smentito clamorosamente". E' quanto detto da Teresa Chironi, madre di Flaminia Giordani. Suo marito è stato ancora più duro: “Dopo questa sentenza non mi sento più italiano”.

Secondo la prima sezione della Corte di Assise di appello di Roma Stefano Lucidi infatti non è più colpevole di omicidio volontario, bensì di omicidio colposo.

  Dopo questa sentenza non mi sento più italiano
 
In primo grado Lucidi fu condannato a 10 anni per il reato di omicidio volontario. La condanna a dieci anni arrivò al termine del processo di primo grado svoltosi con il rito abbreviato. Il giudice dell'udienza preliminare, Marina Finiti, riconobbe il35enne responsabile di omicidio volontario e fu la prima volta nel nostro paese a configurarsi un reato di questo tipo in un caso di incidente stradale. La richiesta del pm fu allora di 14 anni.

Al giovane era stato contestato anche il reato di omissione di soccorso con l'aggravante della guida senza patente e del passaggio ad un semaforo rosso ad alta velocità. Nell'immediatezza del fatto a Lucidi, che si trovava in compagnia della fidanzata, fu contestato l'omicidio colposo aggravato dalla previsione dell'evento. Imputazione, questa, che, emessa dal Gip, non fu condivisa dalla Procura che invece optò per l'omicidio volontario con dolo eventuale.

Franco Coppi, legale di Lucidi, parla di “sentenza corretta ed equilibrata”. “Auspicavamo una decisione di questo tenore”, ha aggiunto il re dei penalisti romani.  I giudici hanno emesso la loro sentenza contestando l'omicidio colposo con colpa cosciente e l'aggravante della previsione dell'evento. Giustamente, a nostro avviso, il reato é stato bilanciato dalle attenuanti generiche, giungendo a una sentenza corretta ed equilibrata”.

 "La decisione di oggi della prima Corte d'assise d'appello di Roma è un amaro passo indietro rispetto a una sentenza di primo grado che aveva aperto la strada rispetto a fatti terribili", è stato ivece il commento dell'avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, legale di parte civile.

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