rotate-mobile
Cronaca

Stazione Tiburtina: l'alta velocità arranca, a unire l'Italia sono ancora i pullman

I treni che fermano presso il nuovo snodo sono pochi, solo 58 al giorno. La vicina stazione dei pullman è invece affollatissima

La nuova Tiburtina è una stazione fantasma. A quasi un anno dall'inaugurazione avvenuta in pompa magna, alla presenza delle più alte cariche dello Stato e delle istituzioni locali, quello che doveva essere lo snodo ferroviario dell'Alta velocità di Roma Capitale è deserto, oltre che incompiuto.  

Basta recarsi sul posto per rendersene conto. Noi lo abbiamo fatto e quello che abbiamo visto, come testimoniano le foto, è un cantiere popolato da agenti di vigilanza, dipendenti Italo e Trenitalia e pochi, anzi pochissimi viaggiatori.

Gli spazi del primo e del secondo piano dove dovevano sorgere gli esercizi commerciali sono ancora inutilizzati, alcune scale mobili che dovrebbero portare ai binari sono transennate e nemmeno l'ombra di un bar. La parte esterna, a piano terra, è ancora peggio poichè è ancora work in progress.

Decisamente diversa la situazione a pochi metri di distanza, dove si trova l'autostazione Tibus: c'è un via vai di gente e di pullman diretti verso tutte le regioni d'Italia e anche all'estero.

L'ALTA VELOCITA' A TIBURTINA. La riqualificazione del secondo scalo ferroviario romano, durata tre anni e costata 170 milioni di euro, non ha ottenuto l'effetto sperato. L'alta velocità non decolla. I collegamenti che transitano da lì ogni giorno continuano ad essere pochi. Dovevano essere 140 ed invece sono meno della metà. Due i competitors presenti al momento in Italia che effettuano delle fermate a Tiburtina: Trenitalia e Italo. Ecco nel dettaglio le loro offerte:

Solo 3 i Frecciarossa no stop che effettuano la linea Milano - Roma che fermano anche nel nuovo scalo, collegando le 2 città in 2h 40’ e solo uno di questi tre prosegue poi il viaggio per Napoli. Stesso discorso se da Sud si viaggia verso Nord. (FrecciaRossa Orari 2012). Il prezzo del biglietto 86 euro a tratta.

C'è poi il nuovo arrivato Italo, sbarcato a Tiburtina lo scorso 28 aprile. La società che lo gestisce è la NTV, con  Luca Cordero di Montezemolo come presidente e l'imprenditore Diego della Valle, patron di Tods tra i manager. Duecento in tutto i soci. Sei i collegamenti al giorno tra Milano e Roma, senza fermate intermedie. Tre ore e 8 minuti la durata del viaggio “No stop”. A questi collegamenti se ne aggiungono altri sei, con due fermate intemedie: Firenze e Bologna. Tempo di percorrenza leggermente più lungo: tre ore e trentuno minuti. Dodici quindi in tutto i treni sulla tratta Roma-Milano.

Ci sono poi i collegamenti (andata e ritorno) per: Roma – Firenze (20) , Roma – Salerno (6), Roma – Napoli (14). Siamo quindi a quota 52. Dal tre ottobre ci saranno 6 new entry perchè Italo raggiungerà anche Venezia e Padova. Prezzi di lancio rispettivamente 35 e 53 euro. Italo-2

Le altre tariffe: Roma-Salerno (in un'ora e 57 minuti) a partire da 20 euro ma si arriva anche a 44 euro; Roma-Milano a partire da 35 euro, arriva a cifre di poco inferiori ai 90 euro; Roma-Firenze da un minimo di 20 euro ad un massimo di 46 euro.

Sommando i viaggi effettuati dai due competitors presenti sul mercato dell'alta velocità si arriva a 58 collegamenti. Ancora escluso l'estremo Sud. Sia Trenitalia che Italo non vanno più giù della Campania.

Prima dell'inaugurazione del nuovo snodo. Italo non esisteva e i suoi treni dunque non passavano da Tiburtina. I collegamenti sono quindi sicuramente aumentati nel corso dell'ultimo anno ma la meta è ancora molto lontana.

I PULLMAN IN PARTENZA DALL'AUTOSTAZIONE TIBUS. Molti più numerosi i pullman che partono dalla stazione di piazzale di Largo Guido Mazzoni. “Presso gli sportelli sono in vendita i biglietti di 52 operatori...ogni anno transitano nella biglietteria oltre 2.800 mila passeggeri che, oltre ad acquistare biglietti, possono avere tutte le informazioni necessarie ad uno spostamento in pullman da Roma verso destinazioni in Italia ed all'estero” si legge sul sito ufficiale.

Perchè si viaggia con il bus. I motivi sono sostanzialmente due: perchè costa meno e, soprattutto per chi arriva da sud, perchè non ci sono molte alternative.

Partiamo dai costi. Se prendiamo ad esempio i prezzi della tratta Roma – Milano scopriamo che si spende la metà rispetto al treno ad Alta velocità. Quaranta euro il costo di un biglietto di sola andata. Si obietterà che i tempi di percorrenza sono diversi. Meno di quattro ore (se si viaggia con Frecciarossa o Italo) otto ore e mezza se si sceglie la seconda opzione. Se invece si punta su un Intercity il viaggio durerà poco più di sei ore e mezza e costerà 50 euro.

Stessa cosa se facciamo un confronto sulle altre tratte. I prezzi sono sempre più bassi e i tempi di viaggio più lunghi, tranne per l'estremo sud dove i tempi di percorrenza sono più o meno gli stessi. Questo perchè  l'alta velocità si ferma in Campania quindi i siciliani, calabresi, pugliesi e lucani che vogliono viaggiare su rotaie devono necessariamente prendere un Intercity o al massimo (se non devono andare più giù della Calabria) un FrecciaBianca.

La scelta si è ridotta ancor di più dall'anno scorso a causa dei tagli. Per i “terroni”, e in particolare per gli isolani, l'unico modo per tagliare i tempi è quindi volare. Anche nel settore aereo però negli ultimi mesi i disagi non sono mancati. A causarli la vicenda Wind Jet che al momento si è arenata. Le ultime notizie riguardano la volontà da parte di un gruppo di imprenditori locali di acquisirla ma non si è ancora trovato l'accordo e le possibilità che questo accada sembrano diminuire con il passare del tempo. Anche in cielo dunque la concorrenza è più bassa. I mesi a venire non lasciano presagire nulla di buono anche a causa della chiusura per due mesi dell'aeroporto catanese di Fontanarossa.

Per chi non ha esigenza di fare presto e può dunque prendersela con calma o per chi, non riuscendo a programmare gli spostamenti con largo anticipo, vuole comunque spendere poco la scelta è obbligata: pullman o pullman.

Nel 2012 sono ancora i mezzi su gomma ad unire l'Italia. Forse sarebbe stato meglio investire sull'autostazione Tibus invece che sull'Altà velocità?
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stazione Tiburtina: l'alta velocità arranca, a unire l'Italia sono ancora i pullman

RomaToday è in caricamento