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Cronaca

Stazione Tiburtina, nuovo sgombero. Baobab: "Imbarazzante silenzio dopo lettera a Federica Angeli"

Baobab: "Ciclicamente, venti giovani ragazzi senza fissa dimora o in transito verso la Francia vengono condotti in questura per la farsa vessatoria dell'identificazione e poi rimessi in strada, una volta terminato lo show"

Nuovo sgombero nell'area limitrofa alla stazione Tiburtina, quella di piazzale Spadolini, dove spesso trovano riparo migranti seguiti dal centro Baobab Expirience di Roma. Nelle ultime, "seguendo le direttive concordate in sede di Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica", il Questore di Roma ha messo in campo uno specifico servizio nell'area di piazzale Spadolini "occupata da persone con tende, pagliericci e ritrovi di fortuna".

Al momento del controllo erano presenti 54 cittadini extracomunitari 30 dei quali in regola con le vigenti leggi sull'immigrazione. Le altre 24 persone, tutte provenienti dal continente africano ad esclusione di 2 indiani, sono state accompagnate nei competenti Uffici della Questura per la verifica di ogni singola posizione. Al termine del controllo, condotto dagli agenti del commissariato Sant'Ippolito, l'area è stata "sgombrata dalla masserizie e bonificata dal personale di AMA spa", spiega la Questura.

Sull'operazione, è quindi arrivata anche la nota di Baobab Expirience in merito a quello che, secondo i loro dati, è stato il "quarantesimo sgombero": "A più di un anno dall'inizio della pandemia, scriviamo a un esponente del Comune di Roma una lettera aperta - in riferimento ad una missiva mandata a febbraio scorso indirizzata a Federica Angeli, delegata del Sindaco di Roma alle periferie, alla legalità, ai rapporti con le associazioni civiche - , che segue a tre esposti, tutti ignorati e tutti con il medesimo oggetto: la denuncia della condizione indegna in cui sono costretti a versare richiedenti asilo e transitanti a Piazzale Spadolini e la proposta di soluzioni condivise per una presa in carico istituzionale. Non solo c'è stato un imbarazzante silenzio, ma si continua diabolicamente a perseverare in quello che definiremmo un "accanimento di facciata". Ciclicamente, venti giovani ragazzi senza fissa dimora o in transito verso la Francia vengono condotti in questura per la farsa vessatoria dell' identificazione e poi rimessi in strada, una volta terminato lo show".

Gli attivisti poi si pongono una serie di questi: " Ci siamo sempre domandati: quanto costa ai cittadini uno sgombero come questo? Quanto fa moltiplicato per quaranta? E come rispondete del fatto che, dopo tutto questo impegno di denaro pubblico, nulla sia cambiato e nessuna soluzione sia stata neppure improntata alla questione della mancata accoglienza a Roma e al fenomeno delle migliaia di persone in movimento che attraversano la nostra città?".

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