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Cronaca

La stazione Termini nel mirino del ministero: la direttiva di Piantedosi al prefetto

Il ministro degli Interni dispone il potenziamento della vigilanza nella stazione romana e in quelle di Milano e Napoli. Coinvolte anche polizia locale e guardia di finanza

Ancora una stretta da parte del ministero sulla sicurezza nella stazione Termini e nelle aree vicine. Il ministro Matteo Piantedosi ha inviato una direttiva al prefetto di Roma, oltre che a quelli di Napoli e Milano, per chiedere di intensificare le attività di controllo nelle aree delle stazioni ferroviarie, così da garantire una presenza visibile delle forze dell'ordine e "offrire una più efficace risposta al bisogno di protezione in zone dove la percezione di insicurezza è molto diffusa".

Sulla base delle indicazioni fornite dal titolare del Viminale i prefetti, integrando i piani di controllo coordinato del territorio da parte delle forze di polizia, dovranno disporre specifici servizi per vigilare sulle stazioni, coinvolgendo anche la polizia locale e la guardia di finanza per condurre accertamenti di tipo economico-finanziario nei confronti dei gestori delle attività.

Riflettori puntati su Termini: migliaia le persone controllate da inizio anno

La direttiva è stata adottata anche alla luce dei risultati ottenuti dalle operazioni interforze ad “alto impatto” realizzate dallo scorso 10 gennaio a Termini (così come nelle stazioni di Milano e Napoli), che si sono concentrate su malamovida e spaccio di sostanze stupefacenti. Termini, in particolare, è stata al centro del dibattito sulla sicurezza nelle stazioni anche alla luce dei fatti di cronaca che vi si sono verificati: la sera dell'ultimo dell'anno l'accoltellamento di una turista israeliana, il 5 febbraio la rapina e l'accoltellamento di un 46enne, Arturo Luca Battisti, aggredito da una banda per il suo smartphone e poche decine di euro.

I due episodi avevano acceso i riflettori non soltanto sull'interno della stazione, uno dei principali scali ferroviari italiani, ma anche (soprattutto) sull'area che la circonda, dove le forze dell'ordine e il Comune, sulla base di quanto disposto nel corso delle riunioni del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, avevano organizzato una serie di controlli "ad alto impatto", con migliaia di persone identificate. 

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"L’area di una stazione grande come Termini è un’area che ha fragilità e vulnerabilità importanti come purtroppo accade in tutte le città - aveva ammesso l'assessora capitolina con delega alla sicurezza, Monica Lucarelli - Abbiamo già effettuato interventi di bonifica delle aree più critiche intorno alla stazione, il sottopasso Turbigo ne è stato un esempio, ma non basta. Ci sono altre aree, via Giolitti, via Marsala, ma anche quelle verso Castro Pretorio e la zona che arriva sino all’inizio della Tiburtina, che restano molto attenzionate".

Il bilancio delle maxi operazioni condotte nelle stazioni

Alle operazioni condotte tra il 10 gennaio e il 17 marzo hanno partecipato polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale e il concorso di altri enti (Asl, ispettorati del lavoro, municipalizzate), e sono state impiegate 10.449 unità delle forze di polizia, cui si sono aggiunti 906 appartenenti alle polizie municipali di Roma, Milano e Napoli e 687 dipendenti di altri enti (aziende pubbliche, ispettorato del lavoro, Asl).

Sono state controllate 93.459 persone, di cui 26.763 straniere, con 248 arresti e 1243 persone denunciate.  I controlli hanno riguardato anche 11.197 veicoli e 2.534 esercizi pubblici, ove sono stati individuati 419 lavoratori irregolari. Gli stranieri espulsi sono stati 266, 55 dei quali accompagnati presso i Centri di permanenza per i rimpatri. All’esito dell’attività di polizia, sono state anche disposte 161 misure di prevenzione personale, 43 fogli di via obbligatori e ben 118 divieti di accesso alle aree urbane. Sono state anche accertate 3.118 violazioni amministrative, oltre a 543 di natura fiscale. Inoltre, sono stati sequestrati denaro, merce contraffatta o insicura (tra prodotti alimentari, abbigliamento, giocattoli e altro), stupefacenti, veicoli e armi.

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