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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

La stanza delle torture di Bestione, teli e corde per "incaprettare" chi non paga

L'ordinanza di arresto che ha smantellato una banda criminale di La Rustica racconta anche come 'Bestione', il capo, e 'Baciccio', il suo luogotenente volevano farla pagare a 'Fagiolo'

Daniele Carlomosti, romano di 44 anni, è un tipo cattivo. Uno di quelli che fa paura. Grosso, mastodontico tanto che lo chiamano 'Bestione' o 'Gigante'. Un duro che non ha mai avuto timore di usare la violenza, neanche contro il fratello Simone che ha tentato di uccidere in un faida familiare per il predominio dello spaccio a La Rustica che lo ha visto vincitore. 

Insieme ai suoi sodali e al luogotenente 'Baciccio' aveva messo in piedi una batteria di 14 persone, capaci di muovere centinaia di chili di sostanza stupefacente con contatti con personaggi del gruppo di Michele Senese detto 'o Pazzo e di Fabrizio Piscitelli detto 'Diabolik', come si legge nell'ordinanza firmata dal gip Tamara De Amicis che ha certificato il lavoro fatto dalla direzione distrettuale antimafia e dai carabinieri di Roma. 

Il debito di 64mila euro

Le misure cautelari sono scattate nell'ambito di un'indagine avviata nel novembre 2017. L'apice della brutalità, però, si è raggiunto un anno dopo, a dicembre 2018. 'Bestione' vantava un credito di 64mila euro da 'Fagiolo', un uomo di 49 anni. Il grosso e mastodontico capo, stando alla ricostruzione fatta degli investigatori del nucleo operativo dell'Arma, dopo una serie di promesse non mantenute decide di passare all'azione insieme al luogotenente 'Baciccio' che, grazie ad alcune conoscenze, ottiene il benestare da criminali di alto rango per la prossima mossa: far fuori l'insolvente 'Fagiolo'.

"Prendiamo quattro teli e te lo lego con 5 metri di corda. Mo lo incaprettiamo", dice 'Bestione' a uno dei suoi sodali mentre "acchittata" la stanza che da lì a poco avrebbe accolto - per così dire - 'Fagiolo'. Che la situazione fosse al limite, lo si deduce anche da un altro stralcio di intercettazione: "Sai che era da fare? Prendere orologio, casa, quello che potevo recuperare, lo ammazzavo e lo mettevo dentro un sacco, poi dentro un secchione. Capito come?". 

La stanza delle torture

E la preparazione è meticolosa. A tratti chirurgica. Il piano era prestabilito. Il pavimento e i muri della stanza dell'appartamento a La Rustica, luogo dell'appuntamento con 'Fagiolo', erano stati protetti con teli di cellophane per evitare macchie di sangue e, quindi, possibili tracce future. Ognuno, poi, aveva un ruolo. Una volta 'Fagiolo' entrato in casa, il 'Bestione' lo avrebbe atterrato e pestato, mentre altri due sodali, 'Baciccio' e 'Zizzo', dopo aver preso le chiavi avrebbero svaligiato la casa della vittima. "Voi andate, ha i Rolex. Prendeteli. Io resto, lo lego e li do due mazzate. Gli devo rompere tutte e due le braccia perché fa il dj", le direttive di 'Bestione' che poi sentenziava: "Non voglio ammazzarlo, ma fargli male. Se mi muore accidentalmente poi lo butto dentro un sacco e lo butto al secchione".

Sei ore da incubo per 'Fagiolo'

Alle 12:24 dell'undici dicembre 2018, l'incubo per 'Fagiolo' inizia. Per sei ore, il 49enne debitore di 64mila euro, resta in balia della banda. Lì, in quella casa, secondo il racconto degli inquirenti 'Fagiolo' viene "torurato, privato di chiavi di casa, spogliato, umiliato e ripreso con video e foto" da 'Bestione': "Fermate Daniè, ho due ragazzini. Mi sta ammazzando", dice. Maltrattamenti tutti ripresi e mandati ai suoi famigliari che, nel frattempo, avevano il compito di pagare per mettere fine a quelle violenze.

In quelle sei ore, si legge, 'Fagiolo' viene legato senza la possibilità di bere e minacciato di lesioni gravi, con i suoi aguzzini pronti ad utilizzare cacciaviti, trapano, forbici e tronchesi. Umiliato, 'Fagiolo' è stato costretto anche a pregare per avere un bicchiere d'acqua, mentre le foto e i video del suo pestaggio furono inviati alla moglie e agli amici. 

Alle 18:30, i parenti di 'Fagiolo' saldano una minima parte del debito consegnando a 'Bestione' ottomila euro. Soldi sufficienti per liberarlo. Mezzora dopo 'Fagiolo', barcollante dopo 6 ore di pestaggi e torture fatte anche con una mazza, si presenta al Pertini: "Ho avuto un incidente stradale", dirà ai medici rifiutando anche il ricovero ospedaliero nonostante traumi per tutto il corpo e una frattura al naso.

Il saldo pagato in parte

I debiti però vanno pagati, almeno in parte. 'Bestione' e 'Baciccio' nel corso dei giorni continuarono a minacciare la preda, 'Fagiolo'. Così il 12 dicembre il 49enne con l'hobby da dj consegnò al gruppo 3500 euro, il 14 dicembre altri seimila euro e il 18 dicembre altri duemila euro. Un totale poco inferiore a ventimila euro. Una parte che 'Bestione' si fece bastare, marchiando 'Fagiolo' e facendolo fuori dalla loro cerchia. 

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