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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Quando il cliente diventa stalker: così è finito nei guai dopo essersi innamorato di una escort

Lo stalker è finito agli arresti domiciliari

Da cliente a cliente innamorato, fino a diventare stalker. Protagonista un 36enne romano innamoratosi fino a perseguitarla di una escort. La ricerca sul sito d'incontri, i primi "appuntamenti" e poi ha perso la testa sino ad arrivare a pedinarla sotto casa ad ogni ora del giorno e della notte. Un sentimento non ricambiato che ha portato la vittima a denunciare lo stalker alla polizia, con lo stesso poi finito agli arresti domiciliari. 

Atti persecutori attuati da un 36enne romano che hanno cominciato a prendere forma nhel 2019. Dopo il primo incontro, il cliente ha continuato ad usufruire delle prestazioni professionali della vittima, una escort transessuale di origini brasiliane, anche nei mesi successivi. In una di queste occasioni, si è presentato in evidente stato di alterazione dovuto all’assunzione di stupefacenti in quantità rilevante. Non essendo in condizioni di uscire e di rientrare presso la propria abitazione l’uomo era stato ospitato dalla escort per il tempo necessario a riprendere il controllo di se per poter tornare a casa.

Le assidue prestazioni e soprattutto il bel gesto della donna, avevano generato in lui una forte attrazione e la convinzione di avere una relazione sentimentale ricambiata, nonostante gli espliciti rifiuti della vittima. E così ha iniziato a tempestarla di messaggi, richieste di contatti sui social, anche utilizzando account falsi, visite a qualunque orario, appostamenti sotto casa e pedinamenti fino ad arrivare alle minacce e intimidazioni.  

Le sue visite, ad ogni ora del giorno e della notte assumevano frequenza e modalità inquietanti. In tre diverse occasioni la vittima si è trovata costretta a richiedere l’intervento della polizia alla presenza della quale l’uomo ha riferito di essere innamorato e di voler intraprendere con la escort una relazione sentimentale.

Quest’ultima, resasi conto che l’uomo non aveva alcuna intenzione di desistere, si è rivolta agli agenti della Polizia di Stato del VII Distretto San Giovanni, diretto da Antonio Soluri, che dopo averla ascoltata e dopo un’attenta analisi dei messaggi e sotto la costante direzione del Pool antiviolenza della Procura della Repubblica presso il Tribunale, hanno richiesto ed ottenuto un ordinanza di custodia cautelare per atti persecutori. Provvedimento che gli investigatori hanno notificato il 20 maggio scorso.
 

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