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Cronaca

Stalker in manette: "Ti amo, ma ora te la farò pagare"

Da un anno vessava la ex e la sua famiglia: minacce e telefonate ad ogni ora, fino agli attentati con ordigni rudimentali. Finito l'incubo

Dal mese di febbraio dello scorso anno e fino a pochi giorni fa ha messo a segno un’infinità di atti intimidatori, vessazioni e veri e propri attentati nei confronti della sua ex, principalmente, ma anche del fratello, della madre, del padre e di una zia della ragazza.
Lo stalker di 28 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai  dai Carabinieri della Stazione di Tor Bella Monaca.

I militari, dopo aver raccolto le innumerevoli denunce della giovane e dei suoi familiari ed eseguite le dovute indagini, hanno richiesto ed ottenuto dall’Autorità Giudiziaria l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del pericoloso “spasimante”. Uno stalker a dir poco violento e instancabile, visto che dalla data dell’interruzione del rapporto con la fidanzata, voluta fortemente da quest’ultima visti i suoi comportamenti morbosi sfociati spesso e volentieri in percosse fino ad arrivare a stringerle le mani al collo, ha innescato una spirale di odio e di rivalsa nei confronti della ex e della famiglia che tentava di fare da scudo.

Oltre ad essere stati bersagliati, notte e giorno, da telefonate, SMS intimidatori, minacce di morte e appostamenti sotto casa, la famiglia della giovane ha subito tre attentati incendiari alle auto, uno dei quali messo a segno con un ordigno esplosivo artigianale la cui deflagrazione, oltre a danneggiare gravemente l’auto della madre della ragazza, ha anche arrecato seri danni alla porta scorrevole della vicina sala relax dell’abitazione. Una situazione troppo pesante da sostenere per la vittima, appena 25enne, che, nonostante il supporto della famiglia, a causa del perdurante stato di stress, paura e agitazione, è stata addirittura ricoverata nel Reparto Malattie Metaboliche del Policlinico Gemelli. La ragazza, ora, potrà ritrovare la serenità perduta: il suo aguzzino è stato tradotto nel carcere di Regina Coeli, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di fronte alla quale dovrà rispondere di percosse, danneggiamento seguito da incendio e atti persecutori.

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