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Cronaca

Balneari in rivolta a Piazza Navona: "No alle aste, no alla Bolkestein"

Si è svolta questa mattina in piazza Navona la manifestazione di protesta dei balneari di tutta Italia contro la direttiva comunitaria che prevede la messa all'asta dei lidi dal 1 gennaio 2016

  Questa mattina, più del solito, piazza Navona ha attirato l'attenzione dei passanti. La Fontana dei Quattro Fiumi, normalmente circondata da turisti, dalle 11 è stata letteralmente accerchiata da ombrelloni colorati, casacche rosse con la scritta "salvataggio"e fischietti da bagnino. Tutte cose che si vedono in spiaggia e che invece oggi i proprietari degli stabilimenti balneari di tutta Italia hanno usato come strumenti di protesta. A suscitare l'ira dei manifestanti, appoggiati dal Sindacato Italiano Balneari, è la direttiva Bolkestein, norma comunitaria che prevede, a partire dal 1 gennaio 2016 la messa all'asta dei lidi di tutta la penisola, che da anni si trapassano di padre in figlio, per disciplinare il regime delle concessioni marittime e condurlo a una "maggiore liberalizzazione". Il tutto se il governo nazionale non si oppone. 

  

Aste stabilimenti balneari: la protesta. Foto di Ginevra Nozzoli

Ed è proprio contro il parlamento che si scagliano gran parte della rabbia e degli insulti dei balneari: "tornate a casa, dimettetevi se non siete in grado" è il commento che si sente urlare dalla folla. E' rivolto al senatore Salvatore Piscitelli del Pdl che ha appena preso la parola sottolineando il tentativo fallito del governo di richiedere una proporoga della direttiva. E' intervenuto anche l'onorevole Giovanni Legnini del Pd: "presenteremo una mozione sulla direttiva Bolkestein, firmata da Anna Finocchiaro, per chiedere una deroga sulla direttiva" e ancora "gli stabilimenti balneari italiani sono da prendere come esempio europeo e hanno tutto il nostro sostegno".

Sul piccolo palco è salito anche Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma, che ha tentato di esprimere la sua solidarietà alla problematica e di ricordare ai presenti il suo lavoro fatto a sostegno dei balneari durante il mandato da primo cittadino. Il suo è stato solo un tentativo vista l'ondata di fischi, insulti di ogni genere e volantini che lo hanno travolto. "Fascista, socialista, comunista, tutti li hai fatti...buffone!" e ancora "tutte parole, noi vogliamo fatti" per finire con il coro "no alle aste".  

All'ultimo si è unito anche il sindaco Gianni Alemanno, che ha dichiarato:  "Domani in sede Anci chiederò che venga organizzata quanto prima una manifestazione dei Comuni marini, e tra questi anche Roma, per andare a manifestare a Bruxelles. Contestualmente chiederò anche al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di darci una mano a difendere i diritti delle imprese balneari''.

 

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