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Lo sport contro il bullismo: il liceo Croce incontra il campione di basket Alex English

L'ex giocatore dell' Nba ha parlato ai ragazzi della scuola in conclusione del progetto su bullismo e cyberbullismo. Filo conduttore: le armi per sconfiggerlo sono l'inclusività e il rispetto, che solo lo sport insegna. Alla fine il campione ha tenuto una lezione di basket agli allievi

"Bullismo? No, grazie". Il liceo Benedetto Croce parla contro il bullismo. E lo fa con un testimone d'eccezione: il cestista ed ex giocatore dell'Nba Alex English. Vittima lui stesso, durante la sua vita, oltre che di bullismo, anche di discriminazione perché nero. Il campione di basket ha incontrato stamattina gli allievi della scuola, nella tappa finale del progetto contro bullismo e cyberbullismo.

Quindi, lo sport visto come metafora della vita e perciò modo per combattere il bullismo è stato il filo conduttore del progetto. "Particolarmente importante nella nostra scuola perchè anche qui da noi ce ne sono stati alcuni episodi", ha introdotto la preside dell'istituto Emilia D'Aponte.

Con il sostegno dell'ambasciata statunitense, l'incontro di oggi è stato condotto da Luca Massaccesi, vicecampione olimpico di taekwondo alle Olimpiadi del 1992, e ora Segretario Generale dell'Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping. Erano presenti, oltre ad Alex English, Paolo Bianchessi, della nazionale italiana di judo, e l'assessore capitolino allo Sport Paolo Masini. 

Alex English da qualche anno gira le scuole di tutto il mondo per sensibilizzare gli adolescenti contro il bullismo, e lo fa  raccontando la sua vita: "Io sono cresciuto in Carolina del Sud di 50 anni fa, con 13 tra fratelli e cugini, in sole 3 stanze: la prima cosa che ho imparato è stata condividere - ha detto - La prima volta che ho assistito a un episodio di bullismo è stato su mio fratello: si è preso un calcio per aver bevuto alla stessa fontana destinata ai bianchi". Poi, ha proseguito, "quando negli stati Uniti è stata abolita la discriminazione, e ho iniziato a fare sport, ho iniziato anche a viaggiare. Viaggiando, ho conosciuto molte persone, tutte diverse, e ho imparato a mettermi nei loro panni. Ho imparato che tutti vogliamo le stesse cose: una buona vita, una famiglia, e essere felici".

Per il campione può essere solo l'inclusività a sconfiggere il bullismo: "Nella Nba ci sono giocatori provenienti da almeno 50 Paesi diversi, con diverse culture e religioni. E' stata l' Nba a insegnarmi a essere inclusivo e a convivere con tutti". Sempre nell'ottica, quindi, che solo lo sport possa eliminare le differenze, come ha ricordato una rappresentante dell'ambasciata Usa.

Per questo il monito ai ragazzi della scuola presenti da parte del campione: "La cosa del cyberbullismo che mi ha stupito di più è stata la scoperta che nel grosso dei casi responsabili ne sono le ragazze. Per sconfiggerlo, l'unica arma è ignorarlo. Pensate questo: immaginate come vi sentireste se qualcuno lo facesse ai vostri figli. Chi lo subisse, ne deve parlare con un adulto. Chi invece conosce una vittima di bullismo, lo ascolti e gli dedichi del tempo: magari facendo sport".

"Noi guardiamo con particolare attenzione scuole come questa - ha commentato l'assessore Masini - L'Amministrazione sta lanciando diverse iniziative riguardanti lo sport. Perché crediamo che questa sia la strada che lo sport insegna, non le scommesse o la corruzione".

A conclusione dell'incontro, English ha tenuto una lezione di basket agli allievi del liceo. Durante l'allenamento ha ribadito l'importanza dello sport per combattere il bullismo.

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