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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Quarticciolo / Via Ostuni

Spari al Quarticciolo, ipotesi regolamento di conti: caccia a due uomini

L'uomo ferito in passato è stato coinvolto in un'inchiesta della Dda di Catanzaro su un traffico di droga condotto tra Vibo Valentia e Roma che coinvolgeva anche i Casamonica

Sono stabili le condizioni di Luciano Marsella, l’uomo di 50 anni ferito con un colpo di pistola la sera di venerdì 26 maggio in via Ostuni, zona Quarticciolo. Operato al Casilino per estrarre il proiettile, conficcato nel gluteo, è ancora ricoverato e in osservazione, mentre gli agenti della squadra mobile stanno indagando per risalire ai responsabili dell’agguato.

Ipotesi regolamenti di conti per questioni di droga

L’ipotesi primaria è che si sia trattato di un regolamento di conti per il controllo della piazza di spaccio del quadrante est della Capitale, da mesi ormai teatro di sanguinosi fatti di cronaca: il 12 marzo Luigi Finizio, 51 anni, è stato ucciso a colpi di pistola mentre faceva rifornimento in una stazione di servizio al Quadraro, in via dei Ciceri, all'angolo con via degli Angeli. Già noto alle forze dell'ordine per i suoi precedenti per droga, aveva una parentela significativa: suo cugino è Girolamo Finizio, compagno della sorella della moglie di Angelo Senese, boss che a sua volta è fratello di Michele, detto O' Pazzo

Due settimane dopo, in via dei Pisoni, è stato ucciso Andrea Fiore, 54anni, freddato nel suo appartamento al Quadraro. Gli agenti della squadra mobile hanno fermato per l’omicidio Daniele Vit, 43enne originario di Veroli, cui sono arrivati a causa di un maldestro errore di Viti: il suo portafoglio è stato trovato sull'uscio di casa di Fiore, a pochi passi dal corpo esanime della vittima. Viti è stato bloccato mentre rientrava in un appartamento nella zona di Corviale assieme a una donna, ed è accusato di concorso in omicidio insieme con Danilo Rondoni: ha confessato il delitto, maturato all’interno di una faida che sembra ruotare intorno all’omicidio di Finizio e che ha ramificazioni, appunto, in quella ancora più ampia per il controllo della piazza di spaccio romana.

Il coinvolgimento in un'inchiesta sul narcotraffico tra Vibo e Roma

Tornando all’episodio di venerdì sera, Marsella è noto alle forze dell’ordine e alle cronache giudiziarie per essere una delle persone coinvolte in un’operazione contro il narcotraffico condotta nel 2004 dalla Dda di Catanzaro, che riguardava un traffico di droga gestito da alcuni esponenti delle cosche vibonesi in accordo con il clan Casamonica nella Capitale. 

Nei giorni scorsi il tribunale di Roma ha emesso la sentenza di primo grado, e tra i condannati figura, appunto, anche Marsella, cui sono stati dati 8 mesi. Non è chiaro cosa ci facesse venerdì in via Ostuni, e chi lo abbia aggredito.

La fuga dei presunti aggressori, feriti, dal Casilino

Ad accompagnarlo in ospedale sono stati i poliziotti intervenuti su segnalazione di alcuni residenti, che lo hanno trovato alla guida di un furgone mentre provava ad allontanarsi dalla zona. Nel corso della stessa serata all’ospedale Casilino si sarebbero presentati altri due uomini che, secondo le testimonianze dei medici del pronto soccorso, avevano ferite da arma da taglio.

Vedendo Marsella e la polizia arrivare in ospedale, però, sono scappati. Al vaglio adesso i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona, mentre il ferito verrà ascoltato nelle prossime ore.

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