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Cronaca Ostia  / Via delle Ebridi, 88

Sei colpi di pistola per conquistare la piazza di spaccio tra le palazzine popolari

Le indagini dei carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di ricostruire quanto accaduto

Sei fori di proiettile contro il portone di un palazzo, due pistole sequestrate e una faida nella zona di Ostia Nuova lunga anni. I carabinieri hanno ricostruito quanto avvenuto nell'aprile del 2019 in via delle Ebridi 88, quando un uomo sparò ripetutamente con una pistola calibro 9x21 contro l'appartamento del rivale. Un agguato per la gestione dello spaccio tra le palazzine popolari di quella zona del lido. 

Le indagini e l'arresto

A finire in manette, dopo una lunga indagine, un romano di 30 anni che aveva tentato di uccidere un 28enne, rimasto illeso. L'uomo, gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato, detenzione di arma clandestina e ricettazione, in concorso, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Ostia, su delega della procura della repubblica di Roma. 

Secondo quanto ricostruito il 30enne era andato davanti all'appartamento del rivale, iniziando a far fuoco. A quel punto il suo bersaglio, il 28enne, lo ha affrontato mettendolo in fuga. Allertati, sul posto arrivarono i carabinieri che raccolsero i primi indizi utili per ricostruire quanto avvenuto. I primi frutti investigativi non tardarono ad arrivare. In una cantina di quella stessa palazina, i militari trovarono una pistola Beretta calibro 9x21, risultata rubata, e una pistola marca Makarov calibro 9x18, con matricola abrasa, entrambe utilizzate durante l'azione di fuoco

Il contesto criminale

L'agguato arrivò in un contesto criminale in piena mutazione. Pochi mesi prima l'operazione Eclissi smantellò il clan di Carmine e Roberto Spada. Un segnale di indebolimento, secondo i rivali che iniziarono a fare capolino insistentemente. Prima furono gli epigoni del clan Triassi e anche in quel caso il gruppo di Marco 'Barboncino', rivale di Carmine Spada, non aveva esitato a sparare. Per quel fatto di sangue 'Occhi a palla' finì in carcere. 

Pochi giorni dopo l'agguato con colpi di pistola esplosi nel feudo degli Spada. Poi quello dell'8 aprile 2019. Il 28enne vittima, seppur non facente parte direttamente del clan Spada, era vicino a molti componenti della loro famiglia. Li frequentava in curva Sud, condividendo la passione per la Roma, e si faceva consigliare per come condurre i suoi affari. Non è escluso che il 30enne che ha tentato di ucciderlo, abbia approfittato del depotenziamento degli Spada per attaccarlo e conquistare lo spaccio tra le palazzine popolari di via delle Ebridi. 

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