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Cronaca Ostia / Viale Vasco de Gama, 140

Ostia, faida tra i palazzi popolari: la vendetta dopo la sparatoria e le fiamme davanti un appartamento

Domenica mattina è stata incendiata la porta di ingresso dell'appartamento di una 44enne, compagna dell'uomo che sabato pomeriggio aveva sparato in viale Vasco de Gama. Sul caso indagano le forze dell'ordine

Il rumore degli spari tra le palazzine popolari di viale Vasco de Gama ad Ostia riecheggia ancora. Il primo giorno di agosto un uomo di 47 anni ha fatto fuoco contro il rivale, un vicino di casa di 37 anni. Otto colpi di pistola. Nessuno è rimasto ferito, fortunatamente, ma l'aggressione punitiva sarebbe potuta finire in tragedia. 

La polizia di Stato, nella serata di sabato, ha chiuso il cerchio sulla vicenda ed arrestato il 47enne. L'accusa è quella di tentato omicidio. Già perché secondo gli esami balistici della Scientifica l'uomo ha sparato ad altezza uomo, verso il quinto piano. In più l'arma da fuoco, una Beretta calibro 9x21, è risultata rubata. 

Sparatoria ad Ostia: cosa è successo

Le forze dell'ordine indagano sulla dinamica dell'accaduto. E non escludono legami con un altro fatto simile avvenuto in una palazzina a distanza di pochi civici sulla stessa via, la notte dello scorso 10 luglio. Di certo c'è che i due sono entrambi pregiudicati con precedenti di spaccio e già noti alle forze dell'ordine. 

Per capire i motivi della sparatoria bisogna fare un passo indietro. Sabato mattina gli agenti del commissariato di Ostia, erano stati a fare una perquisizione a casa del 37enne, al quinto piano del comprensorio popolare di viale Vasco de Gama 140. Operazioni di routine che le forze dell'ordine eseguono per tenere sotto controllo personaggi "noti".

"Sei un infame, hai chiamati tu le guardie"

Dopo la perquisizione l'uomo si è affacciato al balcone e ha notato che, al primo piano del suo stesso palazzo, era affacciato il 47enne. "Sei un infame, hai chiamato tu le guardie". Le prime accuse. Da lì la lite è degenerata. I due litiganti si sono urlati contro accuse e insulti per diversi minuti. Quindi dal quinto piano sono volati vasi e altri oggetti. Poi gli spari, l'arrivo della polizia e l'arresto del 47enne. 

La vendetta dopo gli spari

La vicenda sembrava finita lì ma così non è stato. Domenica mattina, il giorno dopo la sparatoria. I carabinieri, allertati, sono intervenuti in viale Vasco de Gama. Qui l'uscio di una porta era stato dato alle fiamme. L'abitazione non era una qualsiasi, ma quella di una donna di 44 anni, legata sentimentalmente con l'uomo di 47 anni arrestato dopo la sparatoria per tentato omicidio. 

Ad incendiare quella porta sarebbe stato il 37enne "vicino": il rivale. I carabinieri, infatti, dopo una breve indagine hanno rinvenuto una bottiglia di liquido infiammabile e denunciato l'uomo. Un atto doloso che sarebbe il proseguimento della faida tra i due vicini di casa, un modo per far scontare l'affronto subito: gli otto colpi di pistola sparati contro. La situazione resta sotto la lente di ingrandimento delle forze dell'ordine.

Viale Vasco de Gama1-2

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