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Cronaca Magliana / Via Castiglion Fibocchi

Spari davanti un asilo a Magliana: quartiere sotto choc. La notizia nella chat dei genitori semina il panico

La vittima, Andrea Gioacchini, aveva appena lasciato i figli a scuola. Un nonno racconta: "Ho riconosciuto l'entrata della scuola e sono venuto a riprendere mio nipote

Il quartiere della Magliana, periferia sud di Roma, è sotto choc. Gli spari di giovedì 10 gennaio, davanti l'asilo nido Mais e Girasole, e l'agguato in cui Andrea Gioacchini è rimasto ferito, colpito da un proiettile alla testa, hanno terrorizzato i residenti ma anche i tanti genitori che, poco prima, avevano lasciato figli e nipoti a scuola. 

Spari a Magliana: ferito Andrea Gioacchini

L'imboscata criminale è avvenuta intorno alle 8:50 di oggi, giovedì 10 gennaio. Il sicario, un uomo in scooter con una felpa nera e un cappello rosso, ha raggiunto via Castiglion Fibocchi, si è accostato ad una Yaris verde, si è avvicinato al lato guidatore e ha sparato. Tra i 3 e i 5 colpi di pistola. 

Caccia al killer: elicotteri su Roma

Uno di questi ha colpito in testa Andrea Gioacchini, classe 1984, pluripregiudicato e noto alle forze dell'ordine. Un altro, invece, ha ferito la compagna di Gioacchini, colpita all'inguine. L'uomo è stato trasportato all'ospedale San Camillo in gravissime condizioni, piantonato dagli agenti di Polizia. L'uomo è morto in tarda serata (aggiornamento delle 20, del 10 gennaio ndr).

Secondo quanto finora ricostruito dagli investigatori, Andrea Gioacchini, dopo aver lasciato i figli a scuola, è risalito sulla sua automobile prima di finire bersaglio del suo killer. Sulle sue tracce la polizia, anche con il supporto di due elicotteri che stanno sorvolando le aree di Magliana, Marconi, Ostiense, Garbatella e del resto di quel quadrante di Roma sud.  

I genitori dei bambini: "Saputa la notizia in chat"

"Sono sconvolta per quello che è successo, ma i bambini nella struttura sono tranquilli. Non si sono accorti di nulla", ha raccontato la mamma di un bambino che frequenta il nido Mais e Girasole alla Magliana.

Il tam tam della notizie della sparatoria ha raggiunto i genitori dei piccoli in pochi minuti. "Quando ho saputo degli spari mi sono molto spaventata. L'asilo non ci ha chiamato, l'ho saputo dalla chat delle mamme della classe, dove ho avuto 
rassicurazioni sul fatto che i bambini non si erano accorti di nulla ed erano regolarmente in classe", racconta un'altra mamma. 

Un nonno, arrivando davanti al plesso della Magliana, ha confessato: "Ho sentito notizia dai tg. Ho riconosciuto l'entrata della scuola e sono venuto a riprendere mio nipote. È un brutto episodio". Turbati anche i tanti che popolano li quartiere. 

"Voglio lasciare il quartiere"

"Abito qui, sono in ansia per me e per mia figlia che ha 16 anni. Penso di andarmene da questo quartiere, non so dove ma me ne voglio andare. E se l'uomo che ha sparato avesse sbagliato mira?", dice una dei palazzi a ridosso dell'asilo.

"Ho sentito gli spari ma pensavo fossero ancora i botti di capodanno. - racconta un altro testimone - Pensavo che fosse qualche ragazzino che si divertiva con i petardi. Ho sentito prima un colpo e poi altri due ravvicinati". Poi ancora, un'altra: "La mia sveglia è suonata alle 8.45 e poco dopo ho sentito gli spari. Prima tre colpi e poi altri due. A seguire urla e richieste di aiuto. Mi sono affacciata e poco dopo sono arrivate le volanti"

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