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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Spari all'Axa: Manuel non muove le gambe, fari sulle gang di Acilia. Il papà: "Chi ha visto parli"

Continua la caccia a chi ha esploso quei colpi di pistola, con uno dei proiettili che ha ferito Manuel Bortuzzo, ancora in prognosi riservata

Manuel Bortuzzo non muove le gambe. La prognosi è ancora riservata e i medici non si sbilanciano, insomma il clima è teso. Parallelamente le indagini proseguono, la Polizia stringe il cerchio intorno ai fatti di piazza Eschilo e lavorano per dare un volto e un nome a chi ha sparato nella notte tra sabato e domenica all'Axa.

Come sta Manuel Bortuzzo

Manuel "è in condizioni stabili. Per quel che riguarda la funzionalità del midollo, rimane una lesione midollare e attualmente non ci sono segni di ripresa agli arti inferiori" ha spiegato ai cronisti in un veloce punto stampa Alberto Delitala, direttore del dipartimento Neuroscienze del San Camillo.

I medici la parola "paralisi" non la usano ma il rischio c'è. "Il ragazzo ha dimostrato di entrare in contatto con l'ambiente e questa è una buona notizia". Il giovane rimane "ancora in prognosi riservata, perché bisogna aspettare 48-72 ore prima di poter sciogliere la prognosi".

Cosa è successo all'Axa

Nel frattempo la Squadra Mobile della Polizia di Stato lavora per stringere il cerchio intorno a quella maledetta notte. L’ipotesi dello scambio di persona è sempre più fondata secondo gli inquirenti che, ad ogni modo, lavorano con bocche cucite. Gli amici e la fidanzata di Manuel concordano con la ricostruzione dei fatti.

Il gruppo, dopo aver vissuto una serata ad un diciottesimo compleanno, si era recata all’Axa per un drink a piazza Eschilo. Il pub scelto, però, era presidiato dalla polizia. I giovani non entrano mai nel locale, alcuni vanno via, Manuel e la fidanzata vanno per comprare delle sigarette nonostante la pioggia battente quando passa uno scooter. Quindi gli spari, con uno dei proiettili che colpisce Manuel al torace. Aveva la testa coperta dal cappuccio, per ripararsi dal temporale. Chi ha sparato lo ha scambiato per un rivale. 

Le indagini della Polizia 

Chi ha fatto fuoco cercava una vendetta personale. Secondo la ricostruzione, l’effetto domino sarebbe iniziato proprio in quel pub dove Manuel Bortuzzo quella notte non ha mai messo piede. Qui due fazioni rivali, con l’alcol che scorreva nelle loro vene, si sono affrontate. Una rissa furibonda continuata anche in strada, seguita dall’arrivo della polizia.

Secondo qualche testimone qualcuno avrebbe poi lanciato una minaccia: “Mo torno e je sparo”. Parole, se effettivamente pronunciate, rivelatesi poi tremendamente vere. La mira e il bersaglio sono sbagliate e quel proiettile sparato colpisce Manuel: drammaticamente nel posto sbagliato al momento sbagliato.

I fari su Acilia, al setaccio le gang locali

I due che hanno partecipato all’agguato, al bordo di uno scooter nero, sono ricercati. La polizia ha identificato un partecipante alla rissa. Nessuno parla, forse per paura.

Gli agenti in borghese, già da ieri, hanno acceso i fari sull’entroterra di Ostia. Si cercano indizi e persone tra le gang di San Giorgio, Villaggio Francesco e di Acilia. Zone popolari dove recentemente è stato smantellato un clan alleato di una famiglia camorristica. Che tra i rissanti ci siano soggetti legati al mondo della criminalità organizzata ancora non è escluso. 

L'appello del papà di Manuel

"Se qualcuno ha il coraggio di dare un segnale, un avviso e di aiutare l'autorità giudiziaria ne sarei grato, siamo nel 2019 e ancora succedono queste cose nelle strade. Io confido che chi ha visto qualcosa abbia il coraggio di dire 'io ho visto' e aiuti la polizia nelle indagini per fermare queste due persone che hanno sparato da un motorino colpendo all'impazzata persone che non c'entravano niente", l'appello disperato è di Franco Bortuzzo, padre del giovane nuotatore che a ‘Chi l’ha visto?’ aggiunge:  "Amo Roma, ma a Treviso non sarebbe successo". 

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