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Cronaca Tor Bella Monaca / Via Villabate

Tor Bella Monaca: due colpi di pistola alla testa, grave 17enne

Il giovane ricoverato in gravi condizioni al Policlinico Tor Vergata è stato trovato da una passante nella serata dell'Epifania all'incrocio tra via Villabate e via Baldrighi

Lotta tra la vita e la morte al Policlinico Tor Vergata dopo essere stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco alla testa. Ad essere trasportato in condizioni critiche un 17enne romano, trovato agonizzante intorno alle 23 del giorno dell'Epifania a Tor Bella Monaca. Il minorenne è stato notato da un passante in via di Villabate, altezza via Giuseppe Baldrighi, nel tratto di strada che collega il popoloso quartiere del VI Municipio delle Torri con i Due Leoni. Allertato il 118, il giovane, privo di documenti è stato trasportato d'urgenza al PTV dove è ricoverato in condizioni critiche.

INDAGINI DEI CARABINIERI - Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Frascati che stanno vagliando le immagini delle telecamere in strada che potrebbero aver ripreso elementi utili per la ricostruzione dell'agguato. Tra le ipotesi sulle cause dell'aggressione, potrebbe esserci quella di un regolamento di conti per droga.

PARENTI E AMICI - Nel frattempo i carabinieri stanno ascoltando i parenti ed i conoscenti del giovane. In merito alla dinamica dell'episodio è stato accertato che i due proiettili hanno trapassato la testa del giovane e l'aggressore avrebbe utilizzato una pistola a tamburo. Gli investigatori puntano ora a fare luce sulla vita privata e sulle amicizie della vittima dell'agguato. Il giovane, disoccupato e con piccoli precedenti per droga e furto, viveva con la madre, anche lei con precedenti.

PRESIDENTE DEL MUNICIPIO - Territorio del Municipio delle Torri governato dal presidente del Pd Marco Scipioni che intervenndo ad Effetto Giorno, su Radio24 ha affermato: "La situazione sembra drammatica, da quanto mi dicono. Su questo però c'è molto riserbo". Il presidente dell'ex VIII Circoscrizione che chiede all'amministrazione Marino più attenzione alla zona: "Credo che bisogna darne molta di più. Io lavoro in sanità e quindi ho un concetto molto semplice: dove c'è più bisogno, bisogna dare di più. Questo è un territorio che è nato velocemente, con molti bisogni, non c'è stata un'organizzazione massiccia. C'è stata molta speculazione e a questo punto un'amministrazione deve recuperare quello che fino ad oggi è mancato".

PERIFERIA ABBANDONATA - Una sparatoria che riporta in auge il problema sicurezza in periferia, come sottolinea il vicepresidente dell'Assemblea Capitolina Giordano Tredicine: "Questa notte a Tor Bella Monaca c'è stata una spietata esecuzione di cui è stato vittima un giovane di 17 anni ma per Marino l'episodio non esiste dal momento che tace". Esponente politico di centrodestra che conclude: "Soprattutto tacciono tutti quelli che hanno martellato per cinque anni - continua Tredicine - fingendo di avere a cuore la sicurezza dei romani; adesso, ben comodi su una poltrona da deputato, assessore, consigliere regionale, non ritengono di dover intervenire, come se della propria città ci si dovesse occupare solamente in base alla propria convenienza. Non scendiamo al loro livello per ripicca - conclude - ma denunciamo la loro assenza e la loro ipocrisia".

DIRITTI DEI MINORI - Un agguato che ha determinato i commenti del presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, il sociologo Antonio Marziale: "È terribile che ad appena 17 anni si possa essere ridotti in fin di vita come un boss, e a rendere più sconcertante l'episodio è il curriculum del giovane: avere precedenti per droga a quell'età significa essere entrati nel giro in età prepubere". Lo studioso che prosegue: "Accedere alla droga in età evolutiva è divenuto facilissimo e le ricadute non sono soltanto da contemplarsi sul piano degli effetti biochimici, ma anche sotto il profilo criminogeno - conclude Antonio Marziale - entrare in quei giri significa avere a che fare con gente disposta a tutto pur di guadagnare, anche ad uccidere se qualcosa va storta".

FATTO GRAVISSIMO - Una situazione di pericolo sottolineata anche dalla presidente delle Acli di Roma e provincia Cecilia Cecconi: "Un fatto gravissimo che vede tragicamente protagonista un ragazzo di 17 anni che ha già precedenti per spaccio. Un segnale che ci deve preoccupare e che deve fare in modo che le istituzioni e la società civile mettano al primo posto un maggiore impegno per la formazione dei giovani e soprattutto per la realizzazione di progetti di prevenzione dedicati alle giovani generazioni affinché non diventino la manovalanza della criminalità". "Occorre dare - aggiunge Cecconi - soprattutto nelle periferie un'alternativa alla strada e ai facili guadagni. Per fare questo c'è la necessità di potenziare e mettere in rete tutti quegli agenti sociali che possano dare una risposta concreta al crescente disagio a partire dalle famiglie, dalle parrocchie fino anche alle sedi Acli nei municipi. Per questo motivo chiediamo al sindaco Marino di convocare al più presto una tavolo sulle politiche giovanili a Roma e in particolare sulle periferie. È infatti negli anni della formazione adolescenziale che si fanno scelte importanti nella propria vita che determinano che tipo di cittadino e lavoratore si può diventare".

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