Studentessa romana ferita gravemente in una sparatoria negli Usa
Si tratta di Susanna De Sousa neodiciottenne, a Portland nell'ambito di un progetto di scambio. In Italia è iscritta al quinto anno del liceo scientifico “Democrito” di Casalpalocco
Redazione
28 gennaio 2009 08:26
Si trovava negli Usa per un progetto di scambio di studenti. Frequentava la scuola superiore Clackamas High a Portland. E proprio qui, nella tranquilla cittadina dell'Oregon, Susanna De Sousa, studentessa romana che da poco ha compiuto 18 anni, si trova ora ricoverata in condizioni che i medici definiscono critiche.
Colpa di un giovane americano, un folle, che nel fine settimana ha aperto il fuoco a caso su un gruppo di giovani, uccidendo due ragazze e ferendo sette persone, prima di spararsi. La sparatoria è avvenuta all'esterno di un locale, “The Zone”, molto popolare tra gli studenti di Portland e frequentato da un gran numero di ragazzi stranieri.
Erik Ayala, uno studente di 24 anni, secondo la ricostruzione della polizia americana ha aperto il fuoco a caso sugli studenti utilizzando una pistola. Due ragazze sono morte, mentre Susanna De Sousa e altri sono stati ricoverati con ferite di varia gravità.
Ayala, dopo aver sparato all'impazzata, ha in seguito tentato il suicidio ed è ora ricoverato in gravi condizioni in ospedale. Il giovane ha lasciato un biglietto nel quale si scusava con la famiglia per il gesto che stava per compiere e precisava che avrebbe lasciato "tutto ciò che possedeva" al compagno di stanza, in particolare l'auto e una Playstation 3.
Le condizioni di Susanna vengono definite dai medici americani “critiche”, anche se dopo l'operazione pare scongiurato il pericolo di vita. I suoi genitori ieri si sono messi in viaggio per raggiungere l'Oregon. Con loro è in stretto contatto la Farnesina. Sconvolti gli amici di Susanna. Oggi al Liceo Democrito di Casalpalocco ci sarà un'assemblea in cui si parlerà anche della povera Susanna.
Colpa di un giovane americano, un folle, che nel fine settimana ha aperto il fuoco a caso su un gruppo di giovani, uccidendo due ragazze e ferendo sette persone, prima di spararsi. La sparatoria è avvenuta all'esterno di un locale, “The Zone”, molto popolare tra gli studenti di Portland e frequentato da un gran numero di ragazzi stranieri.
Erik Ayala, uno studente di 24 anni, secondo la ricostruzione della polizia americana ha aperto il fuoco a caso sugli studenti utilizzando una pistola. Due ragazze sono morte, mentre Susanna De Sousa e altri sono stati ricoverati con ferite di varia gravità.
Ayala, dopo aver sparato all'impazzata, ha in seguito tentato il suicidio ed è ora ricoverato in gravi condizioni in ospedale. Il giovane ha lasciato un biglietto nel quale si scusava con la famiglia per il gesto che stava per compiere e precisava che avrebbe lasciato "tutto ciò che possedeva" al compagno di stanza, in particolare l'auto e una Playstation 3.
Le condizioni di Susanna vengono definite dai medici americani “critiche”, anche se dopo l'operazione pare scongiurato il pericolo di vita. I suoi genitori ieri si sono messi in viaggio per raggiungere l'Oregon. Con loro è in stretto contatto la Farnesina. Sconvolti gli amici di Susanna. Oggi al Liceo Democrito di Casalpalocco ci sarà un'assemblea in cui si parlerà anche della povera Susanna.
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