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Cronaca

Sparatoria a Palazzo Chigi: per Giangrande prognosi resta riservata. Nessuna previsione sul rischio paralisi

Il carabiniere ferito ieri davanti a Palazzo Chigi ha subito un grave danno midollare. Alle 10 e 30 il primo bollettino dopo l'intervento chirurgico di ieri: "Paziente resta sedato, intubato e ventilato meccanicamente. Nelle prossime ore verrà fatta una valutazione clinica"

"Non ci sono grandi novità. La situazione di Giuseppe Giangrande è stabile, i parametri vitali sono stabili. La mobilità ancora non può essere monitorata". Lo ha detto Antonio Santoro primario di neurochirurgia del Policlinico Umberto I riferendo delle condizioni del carabiniere Giuseppe Giangrande rimasto ferito ieri nella sparatoria a Palazzo Chigi.

La prognosi per Giangrande resta riservata, come già comunicato nella serata di ieri. Secondo il primo bollettino medico del Policlinico Umberto I emanato alle 10 e 30 della mattina il "paziente resta sedato, intubato e ventilato meccanicamente e nelle prossime ore verrà fatta una valutazione clinica".

"Siamo moderatamente ottimisti, il paziente in qualche modo interagisce. Le indicazioni sono per una reazione". Lo ha detto il direttore sanitario dell'Umberto I Amalia Allocca. Il medico non ha fatto previsioni sulla futura mobilità di Giangrande e ha sottolineato che "per ora la condizione neurologica non è valutabile".

Di ieri l'intervento chirurgico e il ricovero nel reparto di terapia intensiva neurochirurgica dell'Umberto I. Quel proiettile che lo ha preso al collo gli ha provocato un 'danno midollare importante', come emerso dall'esito dell'operazione alla quale è stato sottoposto d'urgenza.

In altre parole "rischia una tetraplegia", ossia una paralisi permanente degli arti superiori ed inferiori. Spiegava ieri all'ANSA il professor Angelo Lavano, primario del reparto di neurochirurgia del Policlinico universitario di Catanzaro. Giangrande è rimasto colpito da uno dei proiettili esplosi per mano di Luigi Peitri. La posizione del 49enne calabrese, attualmente in carcere con l'accusa di tentato omicidio e detenzione illegale di armi, è al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di fare chiarezza sul movente. Una 'vittima' della crisi che ha sfogato rabbia e disperazione in un gesto premeditato e relativamente lucido? O c'è dell'altro?

Sparatoria Palazzo Chigi - foto da video

La moglie di Giangrande era morta a gennaio per una malattia. I vicini di casa descrivono la famiglia come molto gentile e cordiale, ma riservata. L'abitazione dove vive Giangrande, a Prato, è chiusa. La figlia, 23 anni, è partita da Roma appena venuta a conoscenza dell'accaduto. Insieme al brigadiere è rimasto ferito a una gamba il carabiniere scelto Francesco Niegri, 30 anni. Questo, in condizioni assolutamente meno gravi di quelle del collega, è stato operato alla tibia e si trova attualmente in buone condizioni.

"Mi ha detto di dire che sta bene. Ha subito un intervento ortopedico, è già sveglio nella sua stanza, assieme alla fidanzata e dal fratello - ha riferito
 il direttore sanitario dell'azienda ospedaliera Gerardo Corea - E' in ottime condizioni, ma continua a chiedere del collega ferito".
Gli ho detto - ha aggiunto Corea - che ci sono altri medici che si stanno occupando di lui. Altri interventi saranno programmati nei prossimi giorni. E' un ragazzo giovane, ci ha chiesto di rimetterlo in piedi".

La stampa estera commenta l'attentato di Palazzo Chigi

Oggi si svolgerà una nuova consulenza ortopedica sulle condizioni di Negri, che è stato colpito dal proiettile sotto il ginocchio. Il direttore sanitario ha riferito che all'ospedale sono arrivate numerose telefonate di cittadini che chiedevano delle condizioni del carabiniere. A entrambi i feriti hanno fatto visita diverse personalità del mondo politico. Dal neo presidente del Consiglio Enrico Letta - che ha espresso "vicinanza" alla famiglia e all'Arma - al presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro della Difesa Mauro, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il comandante dei carabinieri Leonardo Gallitelli. "La situazione di questa famiglia mi ha molto colpito e commosso", ha detto Boldrini, promettendo che le istituzioni non la abbandoneranno.

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