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Cronaca

Family business a Monteverde: madre e figlio 'signori' dello spaccio di droga

Le indagini della polizia hanno portato al sequestro di 4 chili di hashish, decine di dosi di cocaina, armi e 60mila euro in contanti

Gestivano la piazza dello spaccio a Monteverde, a Magliana ed al Portuense. Base degli affari un bar, a gestire gli stessi madre e figlio. E' stata infatti denominata  "Family Business", l’operazione antidroga condotta dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Monteverde, diretto dal dottor Antonio Roberti, che ha portato all’arresto di 4 persone, due uomini e due donne e al sequestro di 4 chili di hashish, 80 grammi di cocaina, un fucile calibro 12 e 60 mila euro, provento dell’attività illecita. 

PIAZZA DELLO SPACCIO - Gli arresti al termine di una complessa attività di Polizia Giudiziaria condotta nell’ambito del contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti. La banda infatti gestiva una grossa attività di spaccio di droga nei quartieri di Monteverde e Magliana. Il sodalizio criminale aveva a capo un 42enne romano, personaggio noto alle Forze dell’Ordine per i suoi trascorsi giudiziari. Complice dell’uomo, la madre, una romana di 71 anni, coinvolta già in passato in attività delittuose e con vari pregiudizi a carico e al momento sottoposta alla detenzione domiciliare.

DROGA A CASETTA MATTEI - L’uomo, nella distribuzione dei compiti, aveva stabilito che i grossi quantitativi di stupefacenti, venissero custoditi presso l’abitazione di una coppia di pregiudicati, in zona Casetta Mattei, identificati per un uomo di 54 anni e la sua convivente di 46 anni.

Monteverde: Operazione Family Business

SOLDI DALLA MADRE - La madre invece, grazie ai permessi concessi dal Tribunale, provvedeva invece all’occultamento e alla custodia delle maggiori somme di denaro provento dell’attività illecita. La donna infatti, malgrado senza patente perché revocata, ogni giorno con l’autovettura raggiungeva i due complici. L’attività investigativa si è sviluppata attraverso il monitoraggio di altre persone coinvolte, accertamenti sui mezzi utilizzati per gli spostamenti, verifiche delle posizioni contributive e verifiche catastali sui beni immobili posseduti dai quattro e sul loro tenore di vita.

BASE OPERATIVA AL BAR - La base operativa scelta dalla banda per gli incontri quotidiani era un bar-tavola calda in zona Portuense nelle immediate vicinanze dell’abitazione del 42enne, protetta da un complesso sistema di video sorveglianza con telecamere ad infrarossi che, in alcune occasioni, ha reso difficile gli interventi degli agenti della Polizia di Stato. Il 1 febbraio scorso gli investigatori, hanno deciso di entrare in azione e bloccare i componenti la banda.

SOLDI NELLA CAPPA - A casa del personaggio di spicco, sono stati rinvenuti alcuni grammi di cocaina e 21 grammi di hashish. In cucina, all’interno della cappa di areazione, i poliziotti hanno trovato 15 mila euro in banconote di piccolo taglio e 500 euro indosso all’uomo.

SOLDI IN CASSAFORTE - Nell’abitazione della madre invece, grazie anche all’ausilio della squadra cinofili, sono state sequestrate due piccole casseforti nascoste accuratamente. La prima dietro una finta mattonella e l’altra dietro un battiscopa. All’interno delle stesse, sono stati rinvenuti  36 mila euro e 80 grammi di cocaina mentre altri 7 mila euro erano nascosti in un armadio.

FUCILI A CASETTA MATTEI - A casa degli altri due invece, in zona Casetta Mattei, gli agenti della Polizia di Stato hanno sequestrato 4 chili di hashish suddivisi in panetti ed un borsone contenente un fucile calibro 13 a due canne nonché tre cartucce. Per i 4 sono scattate le manette e per loro si sono aperte le porte del carcere.

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