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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Sotto sfratto e solidali, ecco le storie di Valentina, Omar e Jaime: "Rischiamo di restare senza un tetto"

Tutti e tre hanno preso parte al picchetto dei movimenti per la casa a Centocelle per evitare lo sgombero di una signora di 72 anni, abitante del quartiere dal '63

Al picchetto dei movimenti per la casa in difesa della signora Erminia, a Centocelle, erano presenti anche diversi inquilini sotto sfratto in altre zone di Roma. Hanno deciso di partecipare per solidarietà, ma anche per raccontare le loro storie, farsi aiutare dai sindacati, trovare una soluzione in tempo prima di ritrovarsi per strada. 

Valentina, occupante Enasarco: "Volevo pagare l'affitto, ma non c'è dialogo"

Valentina, 38 anni, vive a via Chiovenda a Cinecittà dal 2014 con due figli di 19 e 11 anni. "Sette anni fa ho occupato un appartamento Enasarco vuoto - racconta a Roma Today - perché venivo da un precedente sfratto, causato dalla perdita del lavoro. Ho messo la residenza e allacciato le utenze a mio nome e per un periodo ho anche pagato un affitto simbolico, 100 euro che inviavo ogni mese tramite un regolare bollettino, ma l'ente non si è mai fatto vivo. Dal 2020 sono iniziati gli accessi dell'ufficiale giudiziario, l'ultimo il 7 ottobre ma grazie all'Asia Usb e a una dichiarazione dell'Onu è stato sospeso e rimandato al 3 dicembre. Io non so dove andare, vivo con un contratto a tempo determinato, mio marito è detenuto. In quello stabile ci sono diversi appartamenti abbandonati da anni, murati dall'Enasarco per impedire l'accesso ma non vengono né affittati né messi in vendita. Non voglio finire in una casa famiglia ed essere separata da mia figlia solo perché è maggiorenne". Inoltre, Valentina ha fatto richiesta per un alloggio Erp, ma senza successo: "Mi contestano il fatto di essere già assegnataria - conclude - solo perché fino ai 18 anni ho vissuto con i miei genitori che erano a loro volta assegnatari di un immobile popolare, ma io cosa c'entro? Me ne sono andata, non risiedo più lì". 

Moroso dal 2019, Jaime sotto sfratto

Jaime ha 42 anni, in Italia da 15 anni e da 9 all'Alessandrino, dove vive in un appartamento di 50 metri quadri con il figlio sedicenne: "Ho uno sfratto esecutivo dal 2019 - spiega ai nostri microfoni - . Ho smesso di pagare l'affitto da 700 euro perché ho avuto un incidente stradale che non mi ha permesso di lavorare a lungo. Lo sfratto si è fermato durante la pandemia, ma a luglio hanno ripreso e il 12 novembre ci sarà l'ottavo accesso dell'ufficiale giudiziario (lo sfratto è stato rimandato, ndr). Non so cosa fare, non ho un posto dove andare. Al momento percepisco un riconoscimento dall'Inps ma l'invalidità è solo al 50% quindi per me è difficile sostenere un affitto. Adesso proverò a fare domanda per un alloggio popolare". 

Omar: "In subaffitto e in nero, ora ci cacciano"

Ancora differente la storia di Omar, che di anni ne ha 23 e vive in subaffitto a Torre Angela, insieme alla madre e al fratello minorenne. "Da febbraio 2019 sono lì - racconta -  all'inizio pagavamo una stanza 350 in nero, poi sono diventati 245 quando sono arrivati altri inquilini. Da marzo 2021 siamo morosi per scelta, perché i coinquilini non pagano le bollette e non puliscono l'appartamento, di conseguenza il proprietario ci ha staccato le utenze. La sua proposta è stata di darci l'appartamento intero ma non possiamo permettercelo, io vivo con la pensione d'invalidità al 75% e sono uno studente universitario e poi a dirla tutta non vogliamo un contratto a nome di un'altra persona. Diciamo anche che la casa è fatiscente, probabilmente un terrazzo trasformato in alloggio con un evidente abuso da parte dei precedenti proprietari. La cosa gravissima è che sabato scorso si è presentata una persona, affermando di essere il nuovo proprietario ma senza mostrare alcun atto di compravendita, che ha staccato la finestra e la porta d'ingresso. Ci ho discusso, ho chiamato la polizia, lui alla fine è andato via e ho rimesso la finestra, ma sono senza porta. E non ho una soluzione alternativa". Da quello che apprendiamo, Asia Usb martedì 9 novembre si è recata insieme ad Omar a sporgere denuncia al commissariato di zona e Amid, un militante di Sciopero degli Affitti, si è prodigato nel recuperare una porta e installarla nuovamente, ma poche ore dopo una persona si sarebbe ancora presentata a casa di Omar per portarla via. 

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