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Cronaca

Marta Russo, la sorella: "Scattone non può insegnare in un liceo"

Le parole della sorella di Marta Russo sul caso Scattone: "Mia sorella è stata uccisa da lui con la complicità di Ferraro: lo ha stabilito la giustizia. Eppure c'è chi ancora solleva dubbi"

Non accenna a placarsi la polemica sul caso Giovanni Scattone, l'ex assistente universitario alla Sapienza condannato a 5 anni e 4 mesi per l'omicidio della studentessa Marta Russo. Scattone, oggi professore di storia e filosofia, aveva ricevuto da settembre un incarico di supplenza al liceo scientifico Cavour, lo stesso in cui aveva studiato Marta Russo, per poi decidere di abbandonare la cattedra.

Oggi sulla vicenda interviene la sorella di Marta, Tiziana Russo, che in un'intervista a Repubblica afferma: "Ognuno ha diritto di ricostruirsi una vita, ma ritengo che un condannato per omicidio, sebbene colposo, non possa avere una funzione di educatore pubblico. Un uomo che ha afferrato una pistola, ci ha giocato, l'ha puntata sul vialetto di un' università pieno di gente e ha poi ucciso una studentessa non può insegnare a dei ragazzi. Può fare altri lavori, non il professore di un liceo". "Mia sorella è stata uccisa da Giovanni Scattone con la complicità di Salvatore Ferraro - prosegue Tiziana Russo -, questo è quanto ha stabilito la giustizia e questa è la verità", sottolinea Tiziana Russo. "Invece sento ancora attorno a me tanta gente che solleva dubbi. Resta convinta che sono innocenti, che hanno pagato per altri".

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