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Cronaca

Contro la violenza sulle donne nel nome di Chiara: "No al rito abbreviato per Maurizio Falcioni"

Giovedì alle 18 il sit in al San Camillo. La giovane di Casalbernocchi, in stato d'incoscienza dallo scorso 3 febbraio, è sempre più simbolo della lotta contro il femminicidio. Il papà Maurizio: "Le istituzioni intervengano. C'è bisogno di giustizia"

"Forza Chiara. No al rito abbreviato". Forti e piene di rabbia le parole che caratterizzeranno il sit in che si svolgerà domani 18 settembre alle 18 davanti all'ospedale San Camillo. Una manifestazione contro la richiesta di rito abbreviato avanzata dal legale di Maurizio Falcioni, il 35enne muratore accusato di aver picchiato Chiara. Ad organizzare l’iniziativa il papà di Chiara Insidioso Monda, Maurizio, che insieme ai familiari e agli amici ha dato vita su facebook al gruppo ‘Io sto con Chiara Basta violenza sulle donne’.

LA VICENDA - La storia di Chiara ha commosso l'Italia. Il 3 febbraio scorso, in una Casalbernocchi ancora intenta nella conta dei danni per l'alluvione, la giovanissima rimase vittima della brutale aggressione del suo fidanzato, Maurizio Falcioni. A causa delle botte ricevute Chiara finì in coma. Da allora non si è più risvegliata e in questi mesi ha lottato contro gravissime infezioni. Irreversibile la sua situazione neurologica: "Purtroppo il 90% del suo cervello è compromesso e non c'è possibilità che la situazione migliori", spiega il padre di Chiara, Maurizio che da quel giorno, insieme con la madre, veglia con amore la propria figlia, spiandone il volto, le mani e vivendo per scorgere il minimo gesto.

CHIARA CONTRO IL FEMMINICIDIO - La vicenda di Chiara sta diventando il simbolo di una battaglia contro il femminicidio. Anche per questo attorno alla causa "Io Sto con Chiara basta violenza sulle donne" si sta aggregando un numero crescente di persone. Una pagina facebook, nata qualche mese fa, raccoglie giorno dopo giorno le foto di persone, famose e non, che aderiscono alla battaglia. L'obiettivo è sensibilizzare le istituzioni alla creazione di vere leggi che combattano la violenza sulle donne. Spiega Maurizio Insidioso Monda: "Dal giorno in cui è stata diffusa la notizia, da parte delle istituzioni ho ricevuto tanta solidarietà, tante pacche sulle spalle. Di fatti però neanche l'ombra. Io non chiedo nulla per me. Trovo però assurdo che la legge oggi consenta ad una persona che di fatto ha praticamente ucciso la compagna, di poter trovare tutte le scorciatoie per poter fare meno anni possibili, quando invece dovrebbe avvenire l'esatto contrario".

RITO ABBREVIATO - Il riferimento è evidentemente alla richiesta da parte di Maurizio Falcioni di poter essere giudicato con il rito abbreviato. Una richiesta che, se accettata, consentirà al 35enne muratore, attualmente detenuto a Velletri, di usufruire di uno sconto di pena pari ad un terzo. "Spesso mi ritrovo a pensare a cosa potrebbe accadere tra qualche anno. Potrei ritrovarmi come vicino l'uomo che ha ridotto la mia Chiara un vegetale. Non so come potrei reagire. Il solo pensiero però mi fa stare male".

Attorno a Chiara si sta formando un movimento di persone che spinge per rivedere la legge sulla violenza contro le donne. Il sit in di domani, 18 settembre, è l'inizio di una protesta che ha preso il via da facebook. Sulla fanpage "Io sto con Chiara Basta violenza sulle donne" centinaia sono le foto di persone che si fotografano con il cartello con la scritta di solidarietà. Tanti anche i vip. Le adesioni anche all'estero. "Sono arrivate foto dalla Colombia, dalla Spagna. La squadra dell'Atletico Madrid ha aderito all'iniziativa", spiega Maurizio Monda. "La manifestazione è nata sull'onda del successo di questa pagina. Io mi sono sentito di dare il mio assenso, chiedendo ovviamente che tutto rimanga nei confini della protesta civile. Speriamo di essere in tanti domani e di poter far vedere quanto il bisogno di giustizia nei confronti di chi commette violenze contro le donne rappresenti un'emergenza che le istituzioni devono necessariamente affrontare mettendo mano alla legge e impedendo scappatoie e sconti di pena".

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