Il 15 giugno sit-in di protesta sotto la sede INPS dei lavoratori AMS. La crisi di Alitalia Maintenance Systems, l’azienda di revisione dei motori aeronautici nata da una costola di Alitalia nel 2003, è stata pagata in maniera pesante soprattutto dai lavoratori, che hanno visto i loro stipendi decurtati da lunghi periodi di cassa integrazione. Lo annunciano in una nota stampa le sigle sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL Trasporti, UGL Trasporto Aereo. 

A tale pesante situazione si è aggiunto anche il mancato pagamento delle indennità garantite dal Fondo speciale del trasporto aereo. Ciò è stato causato dal mancato pagamento dei contributi all’INPS da parte dell’azienda entrata in crisi, dato che, per il suo stato di insolvenza, questa ha ripreso a  pagare i contributi soltanto dopo la  presentazione della richiesta di concordato come disposto dalla legge fallimentare, congelando il pregresso.

Dal canto suo l’Inps, scrivono ancora i sindacati, ha sospeso l’erogazione delle indennità per inadempienza facendo leva su un articolo statutario  previsto nel fondo e a nulla è valso un parere positivo del Ministero del Lavoro a un interpello presentato dalle OO.SS. per sbrogliare la matassa e sbloccare le spettanze dovute.

Per questo le Organizzazioni Sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL Trasporti, UGL Trasporto Aereo hanno indetto un sit-in di protesta sotto alla sede centrale INPS di via Ciro il Grande, il 15 giugno dalle 10,00 alle 14,00, visto che la vicenda risale al lontano settembre 2014 e ad oggi non è stata ancora presa una decisione.

Solo se prima del 15 giugno la vicenda avrà una soluzione positiva, i sindacati potranno far rientrare la protesta, se ciò non avverrà, intraprenderanno ulteriori azioni a sostegno delle legittime pretese dei lavoratori, che non possono essere quelli che ci rimettono sempre, a prescindere.