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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Addio alla "maestra di tutti": è morta Simonetta Salacone direttrice della Iqbal Masih

Si è spenta questa notte all'età di 72 anni. Amatissima negli ambienti della scuola romana e ben nota per le sue battaglie contro l'abolizione del tempo pieno, sempre a sostegno di un modello scolastico aperto e inclusivo

Ha insegnato 43 anni nella scuola statale, prima come maestra delle elementari, poi, per 31 anni come direttrice scolastica, 10 in istituti di periferia. Preside fino al 2010 della Iqbal Masih di Centocelle, ben impressa nella memoria della città e del Paese per la protesta in prima linea contro l’abolizione del tempo pieno. Simonetta Salacone è scomparsa questa notte, all’età di 72 anni.

DAL BLOG--->LA LEZIONE DI SIMONETTA SALACONE

Laureata in lettere, amatissima negli ambienti della scuola romana, è stata anche al centro di polemiche e provvedimenti disciplinari per alcune posizioni, come per il mancato minuto di silenzio per i militari caduti in Afghanistan. Dopo la pensione ha continuato a operare nell'associazionismo scolastico. Di sè ha dato un lungo ritratto in una lettera aperta pubblicata sui giornali nel 2011. Erano gli anni degli studenti in piazza contro la riforma Gelmini. Ne riportiamo uno stralcio che ben riflette le idee che hanno animato per anni le sue più importanti battaglie. 

"Ho tutte le carte in regola per giudicare l'impegno che le docenti e i docenti profondono quotidianamente per educare i bambini e i giovani loro affidati, utilizzando la cultura disciplinare, le competenze psico-pedagogiche, le personali attitudini alla relazione di ascolto e cura. Ritengo che non si debba permettere ad uno screditato Presidente del Consiglio (Silvio Berlusconi, ndr) un giudizio pesantemente offensivo verso l'Istituzione alla quale la Costituzione affida il compito di formare cittadini, competenti, critici, aperti, collaborativi. 

Nella Scuola di tutti, quella statale, operano in piena libertà culturale, docenti di diversa formazione e provenienza culturale, i quali non "inculcano valori", ma educano, istruendo e trasmettendo saperi disciplinari, con l'unico orizzonte valoriale che accomuna tutti: quello contenuto nella prima parte della Costituzione italiana, dove sono definiti i Principi Fondamentali su cui si fonda la Repubblica democratica. Nella mia lunga esperienza professionale ho sperimentato che i docenti migliori sono quelli che sanno accogliere le diversità, mettersi in discussione, confrontarsi collegialmente, senza nascondere le proprie idee, ma anche senza imporle come verità assolute a colleghi e alunni. 

Nella scuola di stato, quella aperta a tutti, c'è posto, laicamente, per opinioni, idee e anche fedi diverse. Niente è assoluto, se non il valore dell'uguaglianza dei cittadini e la loro" pari dignità, sociale di fronte alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali" (art.3). Poiché "l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento"(art. 33) ogni docente sa che non deve trasmettere certezze dogmatiche. La conoscenza è aperta a tutte le possibili scoperte".

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