La morte di Simone Costa: su facebook il "racconto" dell'amicizia con l'"aggressore"

Una città sotto shock. Una generazione, quella dai 14 ai 17 anni, sconvolta. Fiumicino piange Simone Costa. A nome della città ci pensa il Sindaco Canapini ad usare parole di cordoglio: "La comunità cittadina, incredula e profondamente commossa, si interroga su come possa consumarsi un simile tragico evento tra due adolescenti tra loro amici. Ci stringiamo tutti nel dolore alla famiglia di Simone, comprendendo quanto sia per loro impossibile accettare la morte avvenuta in circostanze simili".

Su facebook si susseguono i messaggi di cordoglio. E proprio il social network racconta meglio di altri l'assurdità di questa vicenda, in cui vittima e "aggressore" solo pochi secondi prima erano uniti da un'amicizia che sul social network si può intuire speciale.

A raccontare di Simone e del suo amico "aggressore" restano, come ormai sempre più spesso accade, proprio i loro profili facebook. Se quello della vittima è diventato una sorta di altarino, dove amici e conoscenti si riversano per lasciare il proprio messaggio di cordoglio, quello dell'"aggressore" restituisce particolari che rendono questa vicenda ancora più assurda.

Lui e Simone infatti erano amici, molto amici. Sabato scorso, 24 ore prima della tragedia erano stati a pranzo insieme: "A pranzo co Er Costa", scrive sulla sua bacheca. Le foto poi hanno l'effetto di un pugno nello stomaco. Due bambini che cercano di diventare ragazzini insieme. Immagini che li ritraggono insieme, abbracciati, come due migliori amici. In una foto l'aggressore mostra la sua mano ferita e Simone commenta: "Guarda ke te sei fatto frà me dispiace!!!".