Barbarie in un liceo: "Sigarette in faccia a mio figlio disabile"
La madre ha denunciato i fatti in Procura. Due 18enni sono accusati di atti persecutori. Sarebbe accaduto più di una volta e il ragazzo sarebbe finito in ospedale
Farsi spengere sigarette sulla mani e sul volto. Un gioco? Così dei liceali hanno venduto a un compagno disabile il loro "scherzo" a dir poco agghiacciante. Siamo in un liceo artistico della capitale e la storia è riportata sul Corriere on line. Un rituale normale per entrare nel giro "giusto". Questo avrà pensato la vittima, ovviamente vulnerabile, che si è prestata a una volontà orrida, sopportando il dolore in cambio di una presunta amicizia.
E' successo una, due, tre, cinque, nove volte. Nove episodi in cui il ragazzo è finito in ospedale e che la madre ha denunciato alle autorità accusando due compagni, 18enni, del figlio, 17enne. E la Procura sta procedendo con l'ipotesi di "atti persecutori", e non di semplice bullismo. I presunti artefici dello "scherzo" hanno negato tutto e lo stesso avrebbe fatto il preside della scuola.
Sempre come riportato sul Corriere.it, le ferite, documentate da foto tutt'altro che equivoche, sarebbero state inferte nei momenti di intervallo tra una lezione e l'altra. Intanto verrà effettuata una perizia sulla capacità della vittima di rendere testimonianza. Il ragazzo, affetto da un ritardo cognitivo medio, ha difeso i suoi vessatori.