Tiburtino III: sgomberato l'ex centro accoglienza, è la terza volta in due anni
L'intervento coordinato dalla prefettura in via del Frantoio
E' stato sgomberato (nuovamente) l'immobile di via del Frantoio al Tiburtino III. Già liberato due volte, martedì mattina un nuovo blitz all'alba da parte degli agenti della polizia di Stato e della polizia locale, coordinati dalla prefettura di Roma per allontanare una quarantina di cittadini stranieri che vi avevano trovato alloggio. Una palazzina di proprietà del comune di Roma che in passato aveva ospitato il comando della municipale per poi essere adibito a centro d'accoglienza per i migranti, gestito dalla croce rossa italiana. A giugno 2020 un primo sgombero, quando l'autorità giudiziaria allontanò 30 persone arrivate nelle struttura del quadrante nord est della Capitale dopo essere state allontanate dalla vicina stazione Tiburtina.
Liberato l'immobile, lo stesso venne occupato una seconda volta ed una seconda volta venne nuovamente liberato nel luglio dello scorso anno (2021). A distanza di poco più di un anno il terzo sgombero (in poco più di due anni). Sul posto gli agenti dei gruppi Gssu, Spe e IV Tiburtino della polizia locale di Roma Capitale ed i poliziotti in assetto antisommossa del reparto celere e del commissariato Sant'Ippolito con le operazioni di sgombero che si sono svolte senza tensioni o problemi di ordine pubbico.
Proprio sull'occupazione di via del Frantoio avevano lanciato un appello lo scorso 28 settembre gli esponenti di Fratelli d'Italia, chiedendo al sindaco Gualtieri ed al ministro Lamorgese di ripristinare la legalità nell'edificio comunale.
Liberata lo scorso mese di luglio la struttura era stata infatti occupata nuovamente da alcuni cittadini extracomunitari tra le proteste dei residenti che chiedevano il ripristino del decoro all'interno del cortile della struttura, trasformata in una discarica a cielo aperto.
A destare preoccupazione fra gli abitanti del Tiburtino III la vicinanza della palazzina alla scuola elementare e dell'infanzia Fabio Filzi: "I genitori degli alunni minacciano di ritirare i figli dalla scuola, preoccupati che possano essere coinvolti in qualcuna delle frequenti risse tra bande, o che siano costretti ad assistere a qualche scena indecorosa", l'appello lanciato dagli esponenti di Fdi due settimane fa, che chiedendo il ripristino dei locali ed il riutilizzo per fini sociali, propongono che "L’area e i tre edifici siano utilizzati con il supporto del liceo artistico Enzo Rossi, per trasformare gli ambienti ora degradati in laboratori d’arte e luoghi espositivi, dove allestire le mostre dei tanti lavori realizzati dagli studenti".
Come scrive la prefettura di Roma in una nota stampa, si è conclusa "con successo nella mattinata odierna l'operazione di sgombero di un immobile di proprietà del Comune di Roma Capitale, in via del Frantoio 44, nel IV municipio. L'intervento, deciso in seno al Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, pone fine ad un'occupazione abusiva risalente e critica per la sicurezza della zona, anche alla luce della prossimità con strutture scolastiche e ricreative frequentate da bambini. Lo stabile fungeva da ricovero di fortuna per circa 40 stranieri dediti ad attività illecite, 20 dei quali irregolari sul territorio italiano".
A spiegare i progetti per l'immobile liberato il presidente del IV municipio Tiburtino Massimiliano Umberti: "I cittadini ci chiedevano di intervenire e lo abbiamo fatto. Abbiamo ristabilito il decoro nell'area, dopo gli sgomberi degli anni scorsi questa volta mureremo porte e finestre per evitare che possa essere di nuovo occupato. Oltre alla chiusura, l'area sarà bonificata perché all'interno ci sono quintali di spazzatura".
Il minisindaco, quindi, spiega che il municipio vuole "riconsegnare questo spazio ai cittadini e fare in modo che ci vengano dei servizi. Ora con il confronto con i cittadini capiremo quali, abbiamo qualche idea ma è giusto che i cittadini dicano la loro. Presto questi locali saranno patrimonio della comunità. Intanto mettiamo anche in sicurezza la scuola adiacente dove nascerà il primo polo 0-6 di Roma coinvolgendo nido, sezione ponte e scuola d'infanzia e quindi tutto il Tiburtuno III ne avrà beneficio".
Infine, Umberti ha ringraziato il prefetto di Roma Matteo Piantedosi, il questore Mario Della Cioppa, le forze dell'ordine, l'assessora capitolina all'ambiente Sabrina Alfonsi per la bonifica, e i componenti della giunta del IV munciipio Annarita Leobruni, Dino Bacchetti, Federica Desideri, Concetto Zanghi, Giovanna Sammarco, Maurizio Rossi, "ognuno con un pezzo di responsabilità. L'unione di tutti ha reso una cosa complicata, facile".