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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Ponte Mammolo / Via delle Messi D'Oro

Ponte Mammolo, sgombero al campo di via delle Messi d'Oro: barricate degli occupanti

Si tratta di un insediamento composto da circa 60 tra roulotte e baracche che saranno smantellate. Tensioni tra gli occupanti e i vigili

Proseguono gli sgomberi di insediamenti abusivi da parte degli uomini della Polizia Locale di Roma Capitale. Nella mattinata di oggi gli agenti sono intervenuti in via delle Messi d'Oro a Ponte Mammolo. Il gruppo SPE ed il IV Gruppo Tiburtino, con l'ausilio dei carabinieri, si sono presentati nell'area alle 9. Immediate le tensioni con gli occupanti che hanno alzato delle vere e proprie barricate con i rifiuti.

IL CAMPO - Si tratta di un insediamento composto da circa 60 tra roulotte e baracche le quali saranno smantellate nel corso dell’intera giornata grazie al lavoro delle ruspe pronte ad entrare in azione. Nel campo sono presenti oltre 200 tra bengalesi e nord africani. A febbraio Papa Francesco, durante la visita al IV municipio, visitò a sorpresa il campo.

FERITA UNA VIGILESSA - Uno sgombero nel quale non sono mancate tensioni, ad avere la peggio una vigilessa del IV Gruppo Tiburtino, che ha riportato un taglio profondo ad una gamba a causa di un coccio di bottiglia ed è stata condotta all’ospedale Sandro Pertini dove le hanno applicato dei punti di sutura. I tafferugli tra forze di polizia e occupanti hanno portato al fermo di un cittadino nord africano che ha opposto resistenza.

Ponte Mammolo: sgombero insediamento abusivo via Messi d'Oro

L'ASSESSORE DANESE E IL PRESIDENTE SCIASCIA - L'assessore alle Politiche sociali Francesca Danese e il presidente del IV municipio, Emiliano Sciascia, hanno commentato insieme lo sgombero. "Stiamo smantellando un ghetto dove vivevano in duecento, di diverse nazionalità, in condizioni insopportabili per una città come la nostra dove nessuno dovrebbe vedersi privato della dignità personale. La maggior parte di loro è solo di passaggio, una sessantina sono diventati stanziali. Per tutti  ci siamo attivati per indicare una soluzione praticabile dopo un incontro con loro, la scorsa settimana, organizzato  con la Parrocchia di Santa Maria del Soccorso, che ci è servito per dimensionare l’intervento e per informare le persone dell’imminenza dell’operazione di sgombero".

I DETTAGLI SULL'ACCOGLIENZA - Sempre Danese e Sciascia spiegano che "un primo gruppo di persone di origine eritrea si è già trasferito in un centro per rifugiati donne  (una delle quali sofferente di una cardiopatia importante) e bambini avranno una sistemazione in situazioni protette. L’assessorato e il dipartimento sono presenti sul luogo con assistenti sociali, due unità operative della Sala operativa sociale e personale dell’Ufficio immigrazione. L’intervento dell’assessore per sospendere temporaneamente il lavoro delle ruspe ha consentito di attenuare la tensione e il recupero di documenti preziosi per le persone che stiamo trasferendo. Ringrazio tutti coloro che stanno prendendo parte alla non semplice operazione, dai parroci del quartiere alla Croce rossa, dai medici della Asl RmB a quelli di Medu, e auguriamo una pronta guarigione alla vigilessa ferita nel corso dei momenti di tensione che si sono verificati".

Aggiunge il presidente Sciascia:  "Come Municipio abbiamo segnalato da tempo la necessità di trovare una soluzione alternativa per queste persone,  addirittura con una mozione votata all'unanimità dal consiglio municipale.  Adesso dobbiamo lavorare insieme all'Assessorato affinché si possano trovare soluzioni stabili per tutte le persone che ne hanno diritto".

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