Centocelle, rom sgomberati dal palazzo occupato di via dei Lauri

È durata 24 ore l'occupazione di 31 rom in un palazzo di via dei Lauri a Centocelle. Alle 8 di questa mattina Polizia di Stato e Polizia Locale si sono presentati in massa per sgomberare le famiglie arrivate nella tarda serata di sabato dal campo di via di Salone.

Un intervento tranquillo. Le donne non hanno opposto resistenza e dopo una ventina minuti di discussione sono uscite autonomamente, rifiutando anche l'assistenza.

VIDEO | Via dei Lauri, arriva la polizia: rom si "arrendono" e lasciano il palazzo occupato

Poco prima alle 7 e 20, un'occupante con due bambini si era allontanata spontaneamente. E rivolgendosi al presidio degli assegnatari aveva rivolto le proprie scuse, con il volto velato di lacrime. Così, la polizia intervenuta sul posto ha censito in totale 28 persone, di cui 18 minori.

Occupazione rom a Centocelle, la cooperativa assegnataria: "Era prevedibile, avevamo avvisato il Comune"

Per tutta la notte a presidiare il palazzo un gruppo di soci della cooperativa Inventare l'abitare, legittimi assegnatari degli appartamenti oggetto di un piano di autorecupero avviato nel 2008 dal Comune di Roma, ancora da terminare. "Il timore era che l'occupazione si allargasse con l' arrivo di altri rom". Così non è stato, anche grazie alla presenza delle forze dell'ordine.

Sul posto gli agenti del VI gruppo Prenestino guidati dal comandante Mario De Sclavis, quelli del gruppo GSSU del comandante Lorenzo Botta e personale della Polizia di Stato. Sul posto anche gli operatori della sala operativa sociale per offrire accoglienza agli sgomberati. Come detto però donne e bambini si sono allontanate dalla zona in autonomia.

Ieri sera una nota congiunta delle assessore alla casa Rosalba Castiglione e ai Lavori Pubblici, Margherita Gatta, aveva di fatto preannunciato quello che sarebbe accaduto questa mattina: "Stiamo seguendo con attenzione la situazione di disagio in cui si trovano le famiglie assegnatarie delle abitazioni in via dei Lauri. L'Amministrazione gli è vicina". Per tutta la giornata sulle due erano piovute critiche. La prima era accussata di immobilismo sull'autorecupero. "Mancano 40.000 euro di lavori e non si fa nulla", avevano spiegato i soci. La seconda era accusata invece di non aver dato ascolto agli allarmi su possibili occupazioni.

"Con la Cooperativa Inventare l'Abitare abbiamo instaurato da ottobre un importante dialogo per riavviare i lavori sugli ultimi stabili ancora incompiuti", prosegue la nota. "Gli uffici dei Dipartimenti coinvolti hanno già esaminato le problematiche e definito le soluzioni. L'immobile di via dei Lauri è vicino alla consegna, mentre nei prossimi giorni fisseremo, come d'accordo, un nuovo incontro con la cooperativa per proseguire il confronto su un altro stabile interessato dall’autorecupero. Siamo decisi a mettere fine alle incertezze e ai disagi di queste famiglie".

"Stiamo agendo con determinazione - aggiungono le Assessore - per aiutare le cooperative di autorecupero che oggi si trovano in grande difficoltà per i progetti avviati con le precedenti Amministrazioni, colpevoli di averle letteralmente abbandonate. Abbiamo ascoltato le loro esigenze e avviato un dialogo interdipartimentale per consentirgli di portare finalmente a termine, in maniera legittima, i progetti fermi da troppi anni. L'autorecupero è uno dei pilastri fondamentali per affrontare l'emergenza abitativa a Roma. Grazie all'attento lavoro di censimento degli immobili pubblici, abbiamo già individuato altri 450 alloggi da destinargli. Puntiamo con assoluta fermezza su queste realtà, che portano a valorizzare non solo il patrimonio capitolino ma anche la stessa dimensione di comunità. Rappresentano un contributo fondamentale alla rigenerazione urbana".