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Domenica, 2 Aprile 2023
Cronaca

"Sgomberiamola", "Fascisti come avvoltoi": CasaPound e Movimenti in piazza per l'ex Penicillina. Summit in Prefettura

La liberazione del complesso dovrebbe essere imminente. Entro fine mese, secondo quanto stabilito nella riunione di oggi a palazzo Valentini

Potrebbe essere imminente lo sgombero dell'ex fabbrica della Penicillina. L'enorme complesso in via Tiburtina, nel quartiere popolare di San Basilio a Roma è occupato da anni e gli ultimi fatti di cronaca hanno riacceso i fari su questa struttura.  Lo sgombero, secondo quanto stabilito nel corso della riunione di oggi del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, è fissato entro fine mese. Mentre sono rimandate a un tavolo tecnico le decisioni riguardo le modalità di azione. Il quadro è più che delicato. I migranti sono centinaia: 160 secondo un censimento volontario, molti di più, circa 400, secondo le stime delle associazioni umanitarie. 

Nelle ultime settimane gli eventi intorno alla struttura si sono succeduti. Prima il ritrovamento di uno degli arrestati, accusati dell'omicidio di Desirée Mariottini, trovato mentre si nascondeva tra i giacigli di fortuna del plesso, quindi l'episodio in cui un ragazzo senegalese è stato scaraventato nella tromba delle scale da un altro immigrato, tuttora ricercato, poi l'aggressione a una troupe Rai della trasmissione Storie Italiane

L'ex fabbrica, inaugurata nel 1950, oltre che essere abbandonata è inoltre pericolante, con solai che rischiano di crollare. Insomma uno stabile, instabile, che renderebbe difficile anche una operazione massiccia delle forze dell'ordine. Se n'è parlato anche oggi in un incontro in Prefettura, per un'altra riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza. 

Che il tema sia delicato lo ha dimostrato anche il rientro anticipato dal Viaggio della Memoria della Sindaca di Roma Virginia Raggi che, nelle ultime ore, ha ricordato come il Comune abbia già "fatto la sua parte" e che "ora chiederemo con forza che questa azione sia definitiva e risolutiva", perché secondo la prima cittadina della Capitale "bisogna pianificare e impedire nuove occupazioni". Sulla Tiburtina hanno trovato riparo in tanti, anche chi ha dovuto abbandonare di via Vannina e di via Raffaele Costi. Sull'ex fabbrica si è interessato anche il Ministro dell'Interno Matteo Salvini

Salvini: "Basta, edificio da sgomberare"

Nel frattempo domani, almeno sui social, si preannuncia un pomeriggio intenso. CasaPound ha annunciato che sarà in piazza per invocare sgomberi. Alle 16, il movimento guidato da Simone Di Stefano ha organizzato una manifestazione per chiedere di "liberare" l'ex fabbrica. Messaggi condivisi dai colleghi "neri". Immediata l'adunata di movimenti e associazioni di sinistra. 

"Teniamo lontano gli avvoltoi fascisti dai quartieri popolari". Dicono in coro l'Unione degli inquilini Asia Usb, Potere al Popolo Roma, i Magazzini Popolari Casal Bertone, le Brigate di solidarietà attiva e il Centro popolare San Basilio.

"Non possiamo permettere ai fascisti - si legge nel comunicato Asia Usb - di speculare su una situazione di degrado provocata dalla proprieta' della struttura. L'immobile va requisito e bisogna svolgere una evacuazione controllata che fornisca un'altra soluzione a chi vive all'interno". Secondo il sindacato di base, "occorre bonificare l'area e riqualificarla costruendo case popolari, servizi e lavoro". L'appuntamento è per domani alle 14, due ore prima di CasaPound. 

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