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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Giovanni / Viale Castrense, 6

San Giovanni, 64 famiglie a rischio sfratto: "Castrense non si tocca"

Sulla carta l'ingiunzione di sfratto è a carico del Comune di Roma, che da qualche anno ha firmato un contratto d'affitto con la proprietà. L'occupazione di viale Castrense 6 va avanti da 10 anni

"Da dieci anni radicati nel quartiere" scrivono su un volantino. E oggi a rischio sfratto. Gli abitanti di viale Castrense 6, all'imbocco della Tangenziale, sono occupanti storici. Un'occupazione che viene da lontano e che da qualche anno ha trovato una sua dimensione di regolarità: un contratto d'affitto firmato dal Comune con la proprietà. 

Era il 2003 quando Action, Cplc, Coc sono entrati nello stabile che oggi ha una convenzione con il Municipio per ospitare famiglie sfrattate. Questa mattina si sono riuniti, armati di megafono e striscioni, per fare il punto, e scongiurare in qualche modo la cacciata. 

"Il Comune quattro anni fa ha stipulato un contratto d'affitto con la proprietà - ci spiega un'occupante - il contratto è scaduto e stiamo aspettando l'arrivo dell'Ufficiale Giudiziario". Sulla carta è il Comune di Roma a rischiare lo sfratto, ma per strada ci finiscono le 64 famiglie a cui lo stesso Comune paga l'alloggio, e che lo occupano rivendicandone di fatto una gestione totalmente "autonoma che non ha mai richiesto l'intervento di cooperative, vedi residence". 

Viale Castranse - 64 famiglie a rischio sfratto

"Abbiamo fatto tutto da soli - scrivono e tuonano al megafono davanti casa - anche i lavori che la Proprietà, lautamente pagata, non faceva. Ma soprattutto in questi ormai 10 anni suonati, siamo stati un lavoratorio di accoglienza, integrazione, apertura al territorio. 

Abbiamo vissuto fra famiglie di cultura, nazionalità ed estrazione sociale diverse. Abbiamo accolto, in accordo con il Municipio, gli sfrattati del quartiere, il cui diritto alla casa abbiamo difeso accesso dopo accesso". 

E ancora: "Abbiamo prodotto 5 festival teatrali, innumerevoli corsi di sport e lingua e iniziative pubbliche. Abbiamo tenuto attivo uno sportello casa locale poi diventato Municipale. Lo stabile ospita molti sportelli dedicati ai problemi dei cittadini dalla casa alla migrazione. Abbiamo lavorato in concerto con i servizi sociali e le scuole. Tutto questo con un'enorme fatica e senza ricevere un soldo da nessuno". 

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