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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sette quintali di "botti" illegali sequestrati a Roma

Nei guai sono finiti tre negozianti e un ragazzo che vendeva fuochi d'artificio on line. I blitz tra Acilia, Garbatella e il quartiere Trieste

Quasi 7 quintali di "botti" illegali sequestrati a Roma a ridosso di Capodanno. Negozi e social usati per pubblicizzare e vendere la merce.  È il bilancio di quattro diverse operazioni portate a termine dalla polizia di Stato nelle ultime ore.

200 chili di massa esplosiva ad Acilia

In un negozio di Acilia sono stati sequestrati 8 cartoni di raudi, fumogeni, petardi, batterie ed altro materiale pirotecnico illegale per un peso lordo totale di circa 600 chilogrammi, di cui 200 di massa attiva esplosiva. Al termine dei controlli degli agenti del distretto di Ostia, il personale specializzato del nucleo artificieri ha provveduto alla distruzione del materiale pirotecnico.

Il titolare dell'attività è stato denunciato. Gli investigatori della divisione di polizia amministrativa hanno invece sequestrato 50 chilogrammi di materiale altamente pericoloso in un paese dei Castelli Romani. Un ragazzo facendo "base" in un bar gestito dalla famiglia, vendeva materiale pirotecnico pubblicizzandolo su una piattaforma social.

Fuochi d'artificio su Telegram

Usava invece Telegram un giovane che, dopo aver ricevuto l'ordine dal cliente, consegnava la merce presso la sua residenza alla Garbatella. Durante la perquisizione, svolta sempre dai poliziotti sono stati sequestrate 23 batterie da lancio – veri e propri fuochi d'artificio - da 100 colpi ciascuna. I controlli, come detto, hanno riguardato anche alcune attività commerciali:

Blitz nella Roma "bene"

Nella zona della Roma "bene", nel quartiere Trieste, gli agenti del II Distretto Salario-Parioli hanno trovato i "botti" illegali conservati in maniera non appropriata e pericolosa in un negozio di casalinghi. Sequestrati 30 chilogrammi di ordigni pirotecnici di categoria non vendibile.

Fondamentale, in tutte le attività sopra descritte, il ruolo degli artificieri della polizia di Stato a cui spetta il delicato compito di mettere in sicurezza tutto il materiale sequestrato non prima di averlo valutato e classificato.

Tutti denunciati

Il giovane della Garbatella ed i rispettivi titolari dei negozi, sono stati denunciati alla magistratura per violazione dell'articolo 678 del codice penale ossia la fabbricazione o il commercio abusivo di materie esplodenti. Il giovane dei Castelli è stato denunciato anche per la fabbricazione, il trasporto, la detenzione e la successiva immissione sul mercato dei prodotti esplodenti. 

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