rotate-mobile
Cronaca

Morte di Serena Greco: il motociclista che la travolse chiede il patteggiamento a due anni

L'ex atleta di scherma, moglie dell'allenatore della nazionale Alessandro Di Agostino, è morta nell'ottobre del 2020. La difesa chiede due anni con pena sospesa

Travolta da una moto lanciata a quasi 90 km all’ora sulla Nomentana appena passata con il semaforo rosso, guidata da un uomo risultato positivo ai cannabinoidi. È morta così, il 23 ottobre del 2020, Serena Greco, 38 anni, moglie del maestro di scherma della Nazionale italiana Alessandro Di Agostino e a sua volta ex atleta di scherma, diventata poi arbitro.

A processo per la sua morte c’è oggi un 34enne romano, la cui difesa, nei giorni scorsi, ha avanzato l’ipotesi di chiedere alla procura un patteggiamento a due anni di reclusione con pena sospesa: “Un’assurdità”, come l’ha definita il marito di Serena. Eppure una possibilità concreta, se la procura decidesse di accettare: "L'insegnamento che si evince è che ormai non esistono regole, e che tutti possiamo anche uccidere con i nostri comportamenti, tanto si resta impuniti - ha detto amareggiato Di Agostino - I nostri figli se capiranno che tutto è lecito perché dovrebbero rispettare le regole?".

L'incidente in cui è morta Serena Greco

I fatti: è il tardo pomeriggio del 23 ottobre del 2020 e Serena Greco si trova sulla Nomentana, a bordo del suo scooter, quando all’altezza di corso Trieste viene travolta da una moto Honda che attraversa l’incrocio “bruciando” il rosso. L’impatto è violentissimo, e per la donna non c’è purtroppo nulla da fare. Il motociclista viene fermato e sottoposto a una serie di test che, per i cannabinoidi, dà risultato positivo.

La consulenza tecnica della procura conferma che l'uomo guidava "in stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di oppiacei e cannabinoidi", così come conferma che stava transitando su una corsia vietata ai motocicli e che era ben oltre il limite di 50 km orari che vige nel tratto. Davanti al giudice dell’udienza preliminare, la difesa dell’uomo avanza l’ipotesi di patteggiare, chiedendo il riconoscimento dell’attenuante speciale prevista dal 589 bis settimo comma, ovvero il concorso di colpa della persona offesa. Sostenendo, cioè, che Serena avrebbe avuto parte di responsabilità nell’incidente che ha causato la sua morte.

"La richiesta di patteggiamento a 2 anni è uno schiaffo in faccia"

“Ciò che ci lascia profondamente perplessi è che in un caso di questo genere, in cui è accertato che l’imputato è passato con il rosso, a 90 km orari, in pieno centro e positivo ai cannabinoidi, si possa anche solo pensare di poter chiedere un patteggiamento a due anni con pena sospesa, figuriamoci riconoscerlo - sottolinea l’avvocato Giacinto Lupia, che assiste il marito e i figli di Serena con il collega Alessandro De Federicis - è un’offesa alla memoria di Serena Greco, il marito è sconvolto, incredulo e allibito”.

La parola adesso passa al pm, che il prossimo 3 maggio dovrà decidere se accettare la proposta della difesa: “Ci auguriamo ovviamente che venga rifiutata, soprattutto alla luce del citato concorso di colpa. L’unica colpa di Serena è stata di trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morte di Serena Greco: il motociclista che la travolse chiede il patteggiamento a due anni

RomaToday è in caricamento