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Cronaca Settebagni / Via Salaria

Sequestrato il Salaria Sport Village di Diego Anemone

Gli uomini della Guardia di Finanza hanno notificato il sequestro anche alle nove società che gestiscono le attività. La precisazione della direzione dell'impianto di via Salaria: "non sono stati apposti i sigilli, l'attività del Salaria Sport Village"

I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato questa mattina il centro sportivo Salaria Sport Village di Diego Anemone che con Angelo Balducci, ex Provveditore per le Opere Pubbliche del Lazio e poi Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ed altri imprenditori e funzionari pubblici, è risultato al centro delle note indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma sulla cosiddetta “cricca degli appalti”.

GRANDI EVENTI - Un esteso e organizzato fenomeno di malaffare, secondo quanto riferito dai finanzieri, definito da alcuni dei soggetti intercettati come “sistema gelatinoso” che, dal 1999, a fronte dell’uso sistematico della corruzione e di articolati illeciti tributari diretti a camuffare l’erogazione di tangenti, ha consentito la metodica assegnazione di rilevantissimi appalti pubblici, tra cui anche quelli relativi ai cosiddetti “Grandi Eventi” (Mondiali di nuoto 2009, vertice G8 all’isola de La Maddalena, Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia), ad un numero chiuso di imprese favorite, in primis proprio quelle di Diego Anemone.

INVESTIGAZIONI ECONOMICO-FINAZIARIE - Il sequestro è stato disposto dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione su richiesta della Procura della Repubblica della Capitale, all’esito degli approfondimenti svolti dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma. Le articolate investigazioni economico-finanziarie svolte dalle Fiamme Gialle hanno consentito di accertare come gli ingentissimi proventi giunti nelle casse delle imprese di Anemone a seguito dell’aggiudicazione pilotata degli appalti pubblici gestiti dalle strutture dirette da Angelo Balducci quantificati in circa 450 milioni di euro nel decennio che va dal 1999 al 2009, è stata oggetto nel tempo di accorte operazioni di reinvestimento, che hanno consentito all’imprenditore della “cricca” di acquisire, ristrutturare ed ampliare il più grande centro sportivo della Capitale: il Salaria Sport Village.

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TANGENTI E APPALTI - In particolare, è emerso che già nel 2004, mentre l’imprenditore ANEMONE si vedeva assegnare dal pubblico ufficiale Balducci ingenti appalti in cambio di tangenti ed utilità varie, i due avevano intrapreso una comune iniziativa imprenditoriale, diretta a far fruttare gli ingentissimi proventi conseguiti attraverso tale sistema illecito di affidamento dei lavori pubblici

IMPRESE GRUPPO ANEMONE - Infatti, proprio in quell’anno, furono costituite due diverse società nelle quali figuravano quali soci, seppur schermati attraverso società fiduciarie, i fratelli Diego e Daniele Anemone e Lorenzo e Filippo Balducci, figli di Angelo (questi ultimi successivamente fuoriusciti dalle compagini): la Società Sportiva Romana srl e la Salaria Sport Village srl. La prima società, beneficiando di consistenti flussi finanziari provenienti dalle imprese del gruppo Anemone, a loro volta destinatarie di somme erogate dalle Stazioni Appaltanti controllate dal Balducci, è stata utilizzata per portare a termine l’operazione di acquisizione del centro sportivo Salaria Sport Village, successivamente ampliato e rinnovato (operazioni anch’esse realizzate con fondi provenienti dagli appalti affidati alle imprese di Anemone dalle strutture pubbliche dirette dal Balducci).

LA SALARIA SPORT VILLAGE SRL - La seconda società, la Salaria Sport Village srl, invece, è stata destinata allo sfruttamento economico del centro sportivo, mediante la gestione delle varie attività (sportive e non) praticabili al suo interno, condotta attraverso le seguenti ulteriori compagini societarie, dalla prima interamente controllate e anch’esse destinatarie di consistenti trasferimenti originati dagli appalti pubblici ovvero provenienti dalla Medea Progetti e Consulenze srl,  ulteriore società riconducibile  al duo Anemone - Balducci ed utilizzata quale collettore delle tangenti:

LE SOCIETA' INTERESSATE - La Salaria Beauty Center Srl, la Salaria Nuoto Ssd arl, la Salaria Tennis ssd arl, la Salaria Sport Village Ssd arl, la Circolo Canottieri Salaria Ssd arl, la River Caffè Srl, e la Fc Fidene Ssd arl.

FLUSSI FINANZIARI - Le indagini economico - patrimoniali sviluppate da i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma hanno permesso di ricostruire nel dettaglio come le predette società abbiano potuto beneficiare di flussi finanziari per oltre 30 milioni di euro ottenuti dalle imprese del gruppo Anemone grazie all’ormai noto “sistema gelatinoso” di spartizione degli appalti pubblici e come tali fondi siano stati utilizzati per realizzare il descritto progetto di reinvestimento dei capitali, che ha consentito al predetto imprenditore di acquisire il Salaria Sport Village.

L'IMPIANTO DI VIA SALARIA  - Imponente complesso sportivo che si estende su una superficie di circa 170.000 metri quadrati, in via Salaria, limpianto comprende 8 distinti fabbricati ed è formato da: una club house di oltre 2.000 metri quadrati,  un bar - ristorante di circa 850 metri quadrati, un centro benessere di 2.400 metri quadrati, una palestra di circa 2.500 metri quadrati, 18 campi da tennis, un campo da calcio regolamentare con tribune coperte, due campi da calciotto, 3 campi da calcetto, quattro piscine, di cui due olimpioniche da 50 metri, immobili ad uso uffici, foresteri e spogliatoi per circa 30.000 metri quadrati aree verdi e parcheggio.

DECRETO DI SEQUESTRO - Il decreto di sequestro oggi eseguito dalle Fiamme Gialle di Roma interessa l’intero complesso sportivo e riguarda anche le 9 società costituite dalla famiglia Anemone per la sua gestione ed i relativi patrimoni aziendali, nei quali sono altresì compresi 3 autoveicoli e svariati rapporti bancari, per un valore complessivo stimato in circa 200 milioni di euro.

PATRIMONIO DI BALDUCCI - L’odierna operazione interviene a distanza di poco tempo da un analogo maxi-sequestro già operato dalla Guardia di Finanza nei confronti dell’ex Provveditore alle Opere Pubbliche del Lazio Angelo Balducci in seguito al quale sono scattati i sigilli al suo ingente patrimonio personale

CRIMINE ORGANIZZATO - Oltre che per l’oggettiva rilevanza dei beni sequestrati e del contesto investigato, l’operazione si connota anche per essere un ulteriore caso di applicazione della disciplina dei sequestri antimafia e dei principi sviluppati dalla giurisprudenza in tema di “impresa mafiosa” nei confronti di società ed aziende non colluse con il crimine organizzato, ma utilizzate per reimpiegare proventi illeciti derivanti dai cossiddetti reati dei “colletti bianchi”.

NESSUN SIGILLO - A precisare cosa abbia comportato l'arrivo delle Fiamme Gialle lo stesso Salaria Sport Village che in una nota resa pubblica sul proprio profilo facebook sottolinea: "Abbiamo preso atto del sequestro notificato oggi dalla Guardia di Finanza. Nella sostanza si tratta di una duplicazione dei sequestri già in atto, tanto è vero che sono stati nominati gli stessi amministratori giudiziari in precedenza nominati dal Tribunale di Roma. A differenza di quanto riferito dagli organi di stampa, non sono stati apposti i sigilli; pertanto, l'attività del Salaria Sport Village non ha subito alcuna interruzione e proseguirà regolarmente secondo la normale programmazione sportiva e sociale".

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