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Cronaca Centro Storico / Via dei Banchi Nuovi

Le mani di 'ndrangheta, camorra e Casamonica su bar e ristoranti: sequestrati beni per 29 milioni di euro

I sigilli anche al "MiRò Restaurant Kitchen & Sound". Sotto tutela beni per un totale di 29 milioni. A maggio dello scorso anno furono sottoposti a vincolo, tra gli altri beni, diversi esercizi commerciali nel settore bar ristorazione

Un noto ristorante - pizzeria del centro sotto sequestro insieme a 29 milioni di beni tutti riconducibili direttamente, o tramite prestanome, a  personaggi organici alla ‘ndrangheta, alla camorra e ad appartenenti della famiglia Casamonica. E' il risultato della nuova tranche d'indagini relative all'operazione all'"Ombra del Cupolone" che, a partire dal maggio 2016 [LEGGI QUI I DETTAGLI DELL'INDAGINE] ha fatto emergere un’infiltrazione nella realtà economico-finanziaria della Capitale, iniziata alla fine degli anni ’90. Ad operare le famiglie Calvi-Mercuri-Filippone. 

Questi sono entrati in contatto con personaggi della criminalità organizzata romana, appartenenti alla famiglia Casamonica nonché con esponenti della camorra con i quali hanno nel tempo stretto alleanze. Così, con l'ausilio di prestanome, familiari e non, i sodali hanno acquisito locali commerciali, soprattutto nel settore bar/ristorazione ubicati in zone ad alta vocazione turistica della Capitale, tramite il reinvestimento di cospicue somme di denaro di provenienza illecita quale il traffico di stupefacenti e l’usura , avviando, altresì, svariate società “cartiere” dedite al riciclaggio di denaro.

A maggio furono sottoposti a vincolo, tra gli altri beni, diversi esercizi commerciali nel settore bar ristorazione situati nelle zone più prestigiose del centro cittadino, quali Borgo Pio e Prati. 

Ieri mattina è scattato il sequestro del del "MiRò Restaurant Kitchen & Sound" in via dei banchi Nuovi. Questo ristorante, nel 2009, operando sotto l’insegna “Platinum”, era stato già oggetto di sequestro da parte della D.I.A., poiché riconducibile alla ‘ndrina Gallico di Palmi ( RC). Il tribunale di Roma "valutando la sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato dai nove soggetti, ha accolto la proposta del Questore di Roma, disponendo il sequestro sopra indicato". 

La complessa ed articolata attività investigativa anche di carattere patrimoniale, svolta dalla Divisione Anticrimine, ha portato complessivamente al sequestro per un valore complessivo stimato di circa 29 milioni di euro dei seguenti beni e cespiti:  10 unità immobiliari ubicate in Calabria, Roma e Ardea;  100% per cento del capitale di 45 società e/o imprese individuali con sede a Roma, Milano, Budoia (PN), Nervesa della Battaglia (TV), Parma, Grosseto, Sora (FR), Avellino, Caserta e Benevento; 48 complessi aziendali; 46 veicoli tra cui Porsche, Maserati, Spider, Hummer, Mercedes e Audi di grossa cilindrata; 105 rapporti creditizi per un ammontare di circa un milione di euro.

Tutte le attività spiega la procura "non vengono chiuse ma verranno gestite dall’Amministrazione Giudiziaria al fine di immetterle in un percorso di legalità".


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