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Cronaca Casetta Mattei / Via Luigi Candoni

Acquistava rifiuti e ferro dai rom: sequestrato impianto a Magliana

Il sequestro si è reso necessario anche perché l'impianto è risultato avere gravi carenze rispetto ai requisiti richiesti dalle vigenti normative tecniche di settore a tutela dell'ambiente

Roghi tossici, inquinamento atmosferico e dei terreni. Da tempo associazioni e residenti del XI municipio e più precisamente delle zone Magliana, Eur, Marconi, denunciavano il degrado derivante dallo smaltimento non autorizzato dei rifiuti. A finire nel mirino delle denunce soprattutto i campi rom, tanti nella zona: via Candoni, Pontina, via del Cappellaccio, viale Marconi.

La Polizia Locale, in molte zone messa a presidio per evitare gli incendi, da tempo lavora per colpire alla radice il problema, andando ad individuare i responsabili dello smaltimento illecito dei rifiuti. Così, nell'ambito dell'indagine che prosegue dal 2014, nella mattinata di oggi gli agenti del comandante Antonio Di Maggio del Reparto Tutela  Ambientale dello SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale) in collaborazione con la Polizia Provinciale hanno sequestrato un impianto di raccolta rifiuti e rottami di circa 6000 metri quadrati. All'interno trovati ingenti quantitativi di rifiuti.

Ad essere denunciato, il titolare della struttura ubicata in zona Magliana, al confine con l’autostrada Roma Fiumicino. L'uomo dovrà rispondere di gestione non autorizzata di rifiuti in concorso con i soggetti responsabili dei conferimenti di rifiuti di provenienza illecita. Nel dettaglio si è accertato che il responsabile del centro  accettava ingenti quantitativi di rifiuti e materiale ferroso inquinanti,  provenienti dalle attività illecite di numerose persone orbitanti nei campi rom di Via Candoni, Ciampino, Pontina, Via del Cappellaccio e Viale Marconi.

L’operazione,  sollecitata dalla Procura della Repubblica di Roma, rientra nell’ambito delle indagini eseguite dalla stessa Polizia Locale agli inizi del 2014,  quando  a causa del grave degrado igienico sanitario ed ambientale del campo rom di Via Candoni  si era reso necessario eseguire il sequestro di parte dell’ area del villaggio e di 13 autocarri utilizzati dai residenti del medesimo insediamento per la raccolta, il trasporto, il commercio e lo smaltimento illecito di rifiuti. A questi si ricollegavano i ripetuti incendi ed il proliferare di discariche abusive nelle zone limitrofe all’ insediamento.  

Il sequestro di oggi si è reso necessario anche perché l’impianto è risultato avere gravi carenze rispetto ai requisiti richiesti dalle vigenti normative tecniche di settore a tutela dell’ambiente.

Nella stessa zona, nel marzo scorso, i  controlli ambientali eseguiti  sempre dallo SPE congiuntamente alla Polizia Provinciale avevano portato alla chiusura di  un altro impianto su Via della Magliana, anch’esso posto all’attenzione dell’autorità giudiziaria per avere acquistato illecitamente ingenti quantitativi di rifiuti, provento delle attività illecite di soggetti residenti nei villaggi rom e negli insediamenti abusivi della zona.

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