A Ladispoli non si parla d'altro. Da ieri la cittadina a nord di Roma non ha più campeggi o semplicemente un'area sosta per i camper. E' l'effetto del provvedimento della Procura di Civitavecchia che ha disposto il sequestro delle ultime tre strutture che si snodavano lungo via Roma. Un provvedimento, nell'ambito di un'inchiesta su abusivismo e lottizzazioni abusive, che si è concretizzato con dei veri e propri sgomberi delle strutture, in questi giorni piene di turisti. Più di 1500, secondo diverse stime, i villeggianti che hanno dovuto fare fagotto e abbandonare le piazzole. 

Ieri lo svuotamento è stato completato. Già venerdì nelle tre strutture si erano presentati gli uomini della Guardia di Finanza. Il buon senso ha prevalso sull'intenzione di procedere alla chiusura. Tanti infatti i turisti che hanno chiesto tempo per smontare tutto. Così, in meno di 24 ore, via Roma si è trasformato in un via vai di auto, roulotte, camper, tutti in uscita dalle strutture. 

Ieri mattina sulla strada impossibile non accorgersi della massiccia presenza dei finanzieri: 60 in tutto quelli utilizzati per apporre i sigilli alle tre strutture. Gli stessi finanzieri respingevano anche i camperisti che giungevano sul posto ignari del sequestro. 

A Ladispoli non si parla d'altro. Quelli di ieri sono solo gli ultimi di una serie di sequestri e chiusure disposte nel corso degli ultimi mesi. Sul quotidiano locale Terzobinario.it si legge

"Via Roma resta ora una landa desolata, il frutto di una questione che presa per tempo si sarebbe potuta evitare. La corsa contro il tempo per regolarizzare le poche strutture rimaste non è bastata. Inerzie e sbagliate consuetudini hanno portato ad una dura battuta d’arresto per la città di Ladispoli. Il rischio è perdere per un bel po’ quella spinta turistica che alla città assicurava una boccata d’ossigeno. Un vuoto che ora costa caro alla città che vedrà durante l’estate una riduzione della popolazione del 10% con conseguente perdita nell’indotto".