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Cronaca Fiumicino

Stipati vicino a materiale infiammabile e venduti ai minori, sequestrati 480 chili di “botti” di Capodanno

L’intervento della polizia in un esercizio commerciale di Fiumicino

“Botti” di Capodanno venduti a dei minorenni stipati vicino a del materiale infiammabile. Succede a Fiumicino dove gli agenti di polizia hanno sequestrato 480 chili di materiale pirotecnico denunciando due commercianti. 

La scoperta da parte dei poliziotti del Commissariato del Comune aeroportuale,  diretto da Somma Catello nel corso di servizi volti alla repressione della vendita di manufatti pirotecnici. A far scattare l’accertamento all’interno di un negozio di Fiumicino è stata la segnalazione tramite NUE 112 di alcuni minori che esplodevano botti in strada. Quando i poliziotti hanno scoperto che i fuochi pirotecnici erano stati acquistati in un vicino esercizio commerciale è scattata la perquisizione.

Sugli scaffali gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 180 chili di materiale esplodente, ben oltre il limite consentito che è di 50 kg. Nel vicino magazzino poi, stipati vicino a materiale infiammabile, quali luci decorative, buste di carta, buste in plastica, hanno rinvenuto altri 300 chili di materiale pirotecnico.  

Sequestro “botti” Capodanno

Altre violazioni da parte dei gestori del negozio sono state riscontrate nel corso della verifica: infatti oltre al mancato il distanziamento sociale, come previsto per il contenimento della diffusione del Covid 19, i poliziotti hanno assistito alla vendita di fuochi pirotecnici, prevista solo a maggiori di anni 18, ad un minore.

Al termine dell’operazione tutto il materiale è stato sequestrato e i due commercianti, la donna di 57 anni ed il ragazzo di 27 sono stati denunciati. Sanzionati amministrativamente anche per il mancato rispetto delle norme anti covid.

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