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Cronaca

Biglietti falsi per il "Leonardo Express": maxi sequestro per 28 mln

Sequestrati 2 milioni di titoli di viaggio a Livorno per il treno che dalla Stazione Termini porta all'aeroporto di Ciampino. Avrebbero fatturato qualcosa come 28 milioni di euro

Maxi sequestro di biglietti falsi per il "Leonardo Express", il treno diretto che dalla Stazione Termini porta a Fiumicino. Bloccati presso il porto di Livorno e falsificati addirittura in Cina. Due milioni di titoli di viaggio per un valore commerciale di oltre 28 milioni di euro.

Un simile quantitativo di biglietti falsi, sicuramente una "novità" nel panorama nazionale per la tipologia della merce sequestrata, era stato nascosto all'interno di un container proveniente dalla Cina appena sbarcato sulla banchina del Porto di Livorno, al cui interno era stato stivato, a garantire una copertura, mobilio ed arredi vari per ufficio. Alla sua individuazione, le Fiamme Gialle e la Dogana sono pervenuti dopo una mirata attività di "analisi di rischio" dei voluminosi traffici commerciali in arrivo ed in partenza dallo scalo portuale labronico, che ammontano, per il 2011, ad oltre 400.000 container movimentati.

Gli esiti di questa preliminare attività di intelligence ha indotto i Finanzieri ed i Doganieri a selezionare un contenitore appena sbarcato nel mese di aprile scorso dalla nave cargo "Cosco-Qindao". Su di esso è stato effettuato un controllo più approfondito del suo contenuto mediante l'uso di apparecchiature scanner di cui dispone la Dogana di Livorno, le quali consentono di effettuare un esame radiografico del materiale in esso stivato attraverso la rilevazione delle sagome dei colli.

In particolare, le forme che sono emerse dall'esame radiogeno non potevano corrispondere solo ad armadietti e ad arredi vari per ufficio poiché segnalavano la presenza anche di materiale cartaceo non ben identificabile.

E in effetti, l'apertura del contenitore e il suo completo svuotamento ha consentito di scoprire che, oltre a voluminosi colli in cui erano imballati i mobili, vi erano stivati anche 29 scatoloni contenenti circa 2 milioni di biglietti ferroviari del treno "Leonardo Express".

La falsità dei titoli di viaggio rinvenuti è stata confermata da un funzionario della società Trenitalia la cui perizia ha evidenziato che i biglietti "Made in China" si differiscono tecnicamente da quelli originali per: i caratteri della numerazione (quelli autentici sono più piccoli e più spaziati); il peso della carta (c.d. "grammatura") è inferiore e meno consistente al tatto; la cromatura che reca un colore verde più sfumato; l'effige sullo sfondo del biglietto di "Leonardo da Vinci" è meno nitido.

La susseguente attività di investigazione sui dati contenuti nella documentazione doganale di trasporto, corroborata anche da ulteriori elementi informativi in possesso della Dogana di Livorno, ha consentito di individuare in una ditta cinese, operante nella zona commerciale di Sesto Fiorentino (FI), l'azienda responsabile dell'ingegnosa truffa.

 

 

 

 

 

 

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