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Cronaca Alessandrino

Alessandrino: in un garage la Santa Barbara della mala romana

I carabinieri hanno sequestrato un vero e proprio arsenale. Due persone in manette. Il procuratore Capaldo: "Ci sono elementi investigativi che lasciano supporre che stessero ultimando un'azione finalizzata a un omicidio"

Pistole, mitragliatrici, fucili, auto rubate e uniformi delle forze dell'ordine. Una bella sorpresa quella scovata dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Casilina: un vero e proprio arsenale nel garage di due romani di 48 e 30 anni nel quartiere Alessandrino. Accanto alle armi e all'occorrente per travestirsi come distintivi, palette, cinturoni e caschi da motociclista sono stati rinvenuti anche modesti quantitativi di cocaina, eroina e hashish. I due sono stati arrestati e le armi, sulle quali sono in corso indagini volte a verificarne la provenienza, saranno sottoposte ad accertamenti tecnici.

LA SANTA BARBARA - In un garage della loro abitazione nel quartiere Alessandrino i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato una autovettura VW Golf, un motociclo KTM Supermoto, un motociclo Honda SH 300, tutti risultati rubati. Tre pistole semiautomatiche (2 Beretta mod. FS cal. 9X21 di cui una con matricola abrasa e adattata per silenziatore; 1 Beretta mod. 952 cal. 7X65, con matricola abrasa) di cui una con proiettile in camera di cartuccia, con caricatori e relativo munizionamento; dieci pistole semiautomatiche (varie marche e modelli, di cui 6 con matricola abrasa) caricatori e relativo munizionamento; tre pistole tipo revolver (varie marche e modelli), con caricatori e relativo munizionamento; quattro fucili del tipo da guerra, di cui uno a pompa, con caricatori e relativo munizionamento; una mitraglietta, con caricatori e relativo munizionamento; duemilacinquecento circa cartucce di vario calibro (9x21, 357, 38 special); 5 giubbetti antiproiettile; 2 uniformi dell'Arma dei Carabinieri, senza alamari gradi né segni distintivi; 1 uniforme della Polizia di Stato, senza segni distintivi; 1 placca di riconoscimento dell'Arma dei Carabinieri, verosimilmente riprodotta; 1 paletta segnaletica della "Protezione Civile" senza matricola; 3 apparati radio ricetrasmittenti; 2 parrucche e un kit per il trucco; 1 passamontagna; 4 caschi da motociclista; 4 paia di occhiali; alcune fondine; vari accessori utili al travisamento oltre a modesti quantitativi di cocaina, eroina e hashish.

CAPALDO - Tutte le armi saranno ora passate sotto la lente da parte del Ris che effettuerà alcune perizie per verificare se le stesse siano state usate nei recenti attentati e sparatorie che hanno scosso la città negli ultimi mesi. A dare corpo all'ipotesi è stato il capo direzione distrettuale antimafia di Roma, Giancarlo Capaldo: "A Roma ci sono sempre stati gruppi criminali particolarmente attrezzati dal punto di vista militare. La novità è l'uso più frequente alle armi per i regolamenti di conti".

Secondo Capaldo non è escluso che i due arrestati non stessero pianificando anche un attentato. "Ci sono elementi investigativi che lasciano supporre che stessero ultimando un'azione finalizzata a un omicidio".

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