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Cronaca

Grandi marche ma tutte false: sequestrati 30.000 capi, 9 arresti

Sequestrati dagli uomini della finanza capi d'abbigliamento e scarpe contraffatti importati da un gruppo criminale dedito al mercato del falso

Individuato e colpito da un maxi sequestro un sodalizio criminale dedito all’importazione illecita ed al commercio di capi d’abbigliamento contraffatti e sigarette di contrabbando. Sequestrate oltre 30.000 scarpe e capi di abbigliamento con marchi Blauer, Fred Perry, Hogan, Burberry, Tod’s e Nike, destinati allo smercio nel territorio nazionale. Al gruppo appartenevano cittadini italiani e cinesi che, fin dalle prime ore del mattino, sono stati colpiti da misure cautelari e personali.


LE INDAGINI - Tutto è nato dalle indagini scaturite in seguito al sequestro di 50.000 capi di abbigliamento con marchio Dolce&Gabbana contraffatto in un magazzino: da questa operazione gli uomini della guardia di finanza hanno fiutato l'esistenza di  un sodalizio criminoso dedito all’importazione e commercializzazione di merci contraffatte con base a Roma e ramificazioni in tutta Italia ed, in particolare, a Napoli e Milano, nonché in Puglia ed in Sicilia.
Gli accertamenti, consistenti anche in laboriosi appostamenti, pedinamenti ed indagini tecniche, hanno consentito alla Procura della Repubblica di Roma di formulare l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’importazione e vendita di merce contraffatta e di richiedere al G.I.P. del Tribunale di Roma l’emissione dei provvedimenti restrittivi.

Sequestro Nike contraffatte

L'ORGANIZZAZIONE - Sono stati quindi ricostruiti i ruoli e l’apporto di ciascuno dei componenti dell’organizzazione: quattro erano i capi e promotori (3 cinesi ed 1 italiano), dieci i compartecipi (5 cinesi e 5 italiani) e 4 acquirenti sistematici all’ingrosso delle partite di merce, tutti italiani. Uno di questi è titolare nella provincia di Lecce di un’attività commerciale. La sistematicità delle condotte e la capacità di far giungere con tempestività le ingenti partite di merci contraffatte, evitando il rischio derivante dallo stoccaggio nei magazzini, hanno permesso all’organizzazione di conseguire notevoli profitti.

Le indagini hanno anche permesso di individuare, presso il porto di Livorno, un carico di dieci tonnellate di sigarette di contrabbando destinato alla Capitale. L’operazione, in corso tra Roma, Napoli, Milano e Catania in collaborazione con i competenti Reparti della Guardia di Finanza, si inquadra nell’ambito dei dispositivi di contrasto all'abusivismo commerciale ed alla contraffazione disposti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma.

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