Sequestro per 20 milioni di euro a Unicusano Campus
Secondo la finanza tra i vari investimenti svolti, l'università ha acquistato, per finalità non strumentali alla formazione universitaria, "un elicottero e 4 autovetture di lusso
Una Ferrari, un elicottero e viaggi. Tutte spese effettuate che sarebbero state effettuate con il denaro con cui dovevano essere pagate le tasse. Un'evasione fiscale da oltre 20 milioni di euro quella che viene contestata ai vertici dell'Università Niccolò Cusano, sotto indagine per violazione delle leggi tributarie.
I finanzieri del comando provinciale della Capitale hanno eseguito un decreto di "sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche "per equivalente", di beni per un valore superiore a 20 milioni di euro, pari "all'imposta evasa derivante dal reato di dichiarazione fiscale infedele", contestato a 3 persone, spiegano dalla finanza.
L'atto è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale capitolino "al fine di assicurare il profitto del reato tributario contestato, a fronte di ricavi non dichiarati per oltre 80 milioni di euro", si legge in una nota.
Dalle indagini, sviluppate dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma, è emerso che l'ente universitario "avrebbe abusato del regime di esenzione dalle imposte sui redditi previsto per tali contribuenti. È stato accertato - spiega una nota - che "l'Ateneo avrebbe, infatti, svolto attività commerciali in misura prevalente rispetto all'attività istituzionale, investendo circa l'80% del proprio patrimonio in società commerciali attive in diversi settori, dalla compravendita immobiliare al confezionamento di generi alimentari, dal trasporto aereo charter alla gestione di centri benessere".
Tra i vari investimenti svolti, l'Università ha acquistato, per finalità non strumentali alla formazione universitaria, "un elicottero e 4 autovetture di lusso (delle quali due sono oggetto del provvedimento di sequestro). Per gli stessi motivi, l'ente ha anche acquisito la gestione di una società calcistica (quest'ultima non oggetto della misura cautelare emessa dall'Autorità Giudiziaria)" e sarebbero state addebitate all'Ateneo anche spese personali dell'imprenditore per circa 1,9 milioni di euro, consistenti perlopiù in biglietti aerei, soggiorni presso strutture alberghiere per motivi estranei all'attività istituzionale ovvero per seguire le trasferte della squadra di calcio controllata".