Nei giorni in cui infuriano le polemiche per gli scontri e gli spari prima della finale di Coppa Italia, un'altra vicenda legata ad un'altra finale di Coppa Italia dovrebbe domani giungere a conclusione. Parliamo del caso di Stefano Gugliotta, il giovane pestato da un gruppo di poliziotti e poi arrestato. Domani, salvo cambiamenti dell'ultimo minuto, dovrebbe esserci la sentenza.

Nove i poliziotti accusati di lesioni aggravate. Secondo l'accusa, il giovane, che quella sera non era allo stadio, fu fermato nei pressi dello stadio Olimpico da agenti mentre, a bordo di uno scooter insieme con un amico, si stava recando alla festa di un cugino. Gugliotta fu fermato per resistenza a pubblico ufficiale e dopo sette giorni fu scarcerato. A 'scagionarlo' un video girato con un telefono cellulare da un testimone che riprese i colpi sferrati dagli agenti al giovane.

Secondo quanto riportato nel capo di imputazione i nove "tutti appartenenti al reparto Mobile della polizia, agendo con abuso di potere e violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione" causarono a Gugliotta, lesioni gravi alla mandibola ed uno sfregio permanente al viso.

I fatti risalgono al 5 maggio del 2010. Mentre Milito consegnava alla sua Inter il primo trofeo dello storico Triplete, fuori dallo stadio imperversavano dei disordini. A pochi metri di distanza, in viale Pinturicchio, un ragazzo con suo cugino stava recandosi ad una festa di compleanno. Indossava una felpa rossa e quella era la sua colpa. Infatti gli agenti cercavano un giovane con una felpa rossa, sfuggito ai fermi per gli scontri all'Olimpico.

Si pensava che Gugliotta fosse coinvolto. Così lo fermano. Chiedono i documenti. Suo cugino scende dal motorino. A parlare a questo punto sono le immagini riprese da un residente della zona. Si vede Gugliotta che chiede spiegazioni e l'agente che reagisce prima da solo e poi insieme ai colleghi. Pochi secondi e si materializza un vero e proprio pestaggio. Seguirà l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale.

Pochi giorni dopo, il 9 maggio, il video finisce a Chi L'ha visto che lo pubblica. In poche ore fa il giro della rete. L'intera naziona si indigna. Seguono polemiche, interrogazioni parlamentari, scuse e quindi la scarcerazione con tanto di conferenza stampa.

Gugliotta senza un dente spiegherà la sua verità. Da allora ad oggi l'iter processuale con le indagini e la richiesta di rinvio a giudizio. Domani, salvo imprevisti, la sentenza.

IL VIDEO DEL PESTAGGIO