Rissa al Pincio, tam-tam e minacce sui social: "Sabato se rivedemo ancora". La Procura avvia doppia indagine
Se sabato scorso i ragazzi si sono picchiati con pugni e calci, adesso si parla di "lame", cioè di coltelli
"Sabato ci sarà un'altra rissa al Pincio". Su Instragram, Telegram e TikTok il tam tam dura da giorni. Da ieri è ancora più insistente. I canali di "gossip" del mondo degli adolescenti romani fanno da eco, a tratti fomentano, e di certo amplificano il messaggio: la rissa con il maxi assembramento di sabato scorso potrebbe non essere un episodio isolato.
La doppia indagine della Procura
La Procura di Roma, in queste ore, ha aperto due fascicoli di indagine in relazione alla maxi rissa del 5 dicembre. L'incartamento è stato aperto alla luce di una prima informativa inviata a piazzale Clodio, che ha competenza solo per i maggiorenni coinvolti, dai carabinieri che indagano sulla vicenda.
Una informativa è stata inviata anche alla Procura dei Minori. La rissa, che ha visto "protagonisti" centinaia di ragazzi tra cui anche minorenni, era scoppiata tra due gruppi per motivi ancora da accertare (forse una questione amorosa rimasta in sospeso) che hanno anche generato una serie di fake news. Negli scontri un 14enne ha riportato la frattura del setto nasale con una prognosi di 30 giorni.
I video del Pincio e gli strascichi
Il ragazzo è stato identificato dai carabinieri. Secondo quanto ricostruito vittima e aggressori, probabilmente coetanei, avrebbero avuto una precedente lite in zona Quadraro. Quando sabato si sono incontrati di nuovo, dopo una iniziale discussione verbale si sarebbe innescata la rissa che ha coinvolto altre persone.
Chi indaga ha passato e passerà ancora al setaccio i video di quell'episodio. Ma, appunto, non finisce qui. Sulle varie chat degli adolescenti circola più di una voce riguardante un "secondo round" per sabato prossimo, soprattutto per farla pagare ai "collaboratori di giustizia" (così vengono identificati) che "hanno parlato con le guardie".
Sabato altra rissa a Roma
Il nuovo appuntamento corre su Telegram, Instagram e TikTok e tutti confermano "al 100% la rissa il prossimo sabato". Un avvertimento che sarà al centro del consueto comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Matteo Piantedosi per fare il punto sul fine settimana in arriva.
Ovviamente i fatti del Pincio saranno in cima alla lista dei punti all'ordine del giorno: con la Prefettura che ha già espresso la propria condanna e ha come obiettivo quello di non concedere repliche.
Il problema, però, è capire come. Il Pincio sarà blindato, così come piazza dei Popolo e la stazione metro di piazza Flaminio. Scenari dei fatti di sabato. Ma non solo perché l'ultimo weekend ha raccontato di episodi simili (maxi assembramenti di giovani non sfociati in risse) anche all'Eur dove circa 3000 tra ragazze e ragazzi si sono dileguarsi alla vista dei carabinieri.
Le minacce e le spedizioni punitive
L'allerta sarà massima anche in periferia. Sui social il ragazzo con la giacca rossa, picchiato nella stazione della metropolitana, ha promesso di essere pronto a vendicarsi anche con una spedizione punitiva a Ponte di Nona.
"Adesso mi devi sparare. Faccio un macello, te non mi conosci", ha scritto sui social. Altre minacce rimbalzano pure da chi vuole farsi vendetta dopo i fatti del Pincio dicendo di prepararsi al nuovo scontro "andando a comprare la mejo lama". Segnali che le forze dell'ordine non hanno ignorato.