rotate-mobile
Cronaca Castelverde / Via Lunano

Sbranato da una scrofa: così è morto l'operaio. Restano gravi le condizioni del bambino

I carabinieri dovranno determinare se il titolare del terreno avesse o meno le autorizzazioni per tenere quegli animali

Per Adrian Ristea, operaio romeno di 50 anni, non c'è stato nulla da fare. I morsi, violenti, della scrofa che lo ha attaccato in un terreno in via Lunano, nella zona di Corcolle, sono stati fatali. L'uomo, che aveva deciso di passare la domenica a casa di amici, aveva in braccio un bambino di 2 anni, figlio dei padroni del terreno, che ora versa in gravi condizioni al Bambin Gesù.

I fatti. Secondo la ricostruzione Adrian Ristea, dopo pranzo, è andato con il piccolo nel recinto per vedere gli animali. Lì, infatti, oltre la scrofa c'erano i suoi maialini, nati da poco. Alle 16:30 l'uomo, con il bambino in braccio, ha aperto la gabbia del recinto. La scrofa, forse sentita minacciata da un movimento brusco dei due, ha quindi reagito, aggredendoli. 

Adrian Ristea e il piccolo sono caduti e sono stati morsi. Il 50enne è stato aggredito più volte e le ferite sono risultati fatali, nonostante le urla che hanno attirato l'attenzione del padre del bambino: è stato lui a salvare il figlio in attesa dei soccorsi. 

I sanitari hanno portato il minorenne prima all'ospedale di Tor Vergata, poi al Bambin Gesù. Arrivato al Dipartimento di Emergenza e Accettazione in condizioni gravissime, è stato intubato in stato di incoscienza. Il bambino "presenta lesioni traumatiche multiple, in particolare a livello del viso e del collo. Nella notte è stato necessario stabilizzare il paziente ed eseguire procedure chirurgiche in sala operatoria. Il bambino attualmente è sedato e in ventilazione meccanica", fanno sapere i medici.

La prognosi è riservata. Al momento i Carabinieri di Tivoli, che si sono recati sul posto dopo la tragedia, trattano il caso come un drammatico incidente ma non vogliono lasciare nulla al caso. Le analisi investigative, infatti, saranno di tipo amministrativo e, prima di tutto, riguarderanno lo status dei maiali presenti nell'allevamento, se avessero tutti i microchip e fatto i vaccini che solitamente servono in questi casi. 

In più bisognerà determinare se il titolare del terreno avesse o meno le autorizzazioni per tenere quegli animali. Dai primi riscontri, infatti, sembrerebbe che il recinto e i maiali non fossero stati denunciati. Nel frattempo la Asl di zona ha preso in gestione la scrofa che rischia l'abbattimento. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sbranato da una scrofa: così è morto l'operaio. Restano gravi le condizioni del bambino

RomaToday è in caricamento