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Cronaca

Scontri tra ultras di Roma e Napoli in autostrada: perquisizioni per 20 tifosi giallorossi

La questura ha perquisito in tutto trentatré ultras, tra quelli di Roma e Napoli. Gli scontri avvennero nell'area della stazione di sosta di Badia Al Pino, scenario dell'omicidio di Gabriele Sandri

Dopo i primi provvedimenti, con arresti prima emessi e successivamente non convalidati, continuano le indagini in merito agli scontri avvenuti lo scorso 8 gennaio, in A1 tra tifosi di Roma e Napoli. Nel corso della mattinata di oggi la polizia di Stato di Roma, Napoli e Arezzo, ha eseguito trentatré perquisizioni ad altrettanti ultras appartenenti alle due tifoserie. 

Si tratta venti persone aderenti ai sodalizi del mondo ultras della Roma, dodici a quelli della tifoseria oltranzista napoletana e un altro appartenente agli ultras dell'Arezzo. L'esito delle perquisizioni non è stato ancora reso noto. Il provvedimento, spiega la questura, costituisce l'epilogo di alcune evidenze investigative emerse nell'indagine della Digos per acquisire ulteriori elementi di prova e definire le responsabilità dei singoli ultras coinvolti.

Curva Sud: la mappa dei gruppi ultras della Roma, dai quartieri al credo politico 

La ricostruzione

Stando a quanto emerso, lo scontro ha visto le due tifoserie utilizzare anche oggetti contundenti. I tifosi giallorossi stavano raggiungendo San Siro per la partita con il Milan, in programma alle 20:45, quelli del Napoli stavano andando a Genova per raggiungere Marassi per la partita delle 18. Il punto di contatto c'è stato nell'area della stazione di sosta di Badia Al Pino, scenario dell'omicidio di Gabriele Sandri

Lì, per diversi minuti, le due fazioni si sono fronteggiate su più aree del tratto autostradale adiacente all'area di servizio, impegnando direttamente la corsia di transito in direzione Nord, di fatto determinando l'interruzione del traffico e causando una coda di lunga nove chilometri.

VIDEO | Scontri tra ultras di Roma e Napoli: le immagini dall'autogrill

Il continuo lancio di oggetti reciproco, l'accensione di torce e l'esplosione di petardi ha interessato anche la carreggiata opposta, in direzione sud, creando serie condizioni di pericolo per i mezzi in transito.

L'intervento della polizia

L'intervento della polizia, sul posto quasi contestualmente ai gruppi ultras, ha scongiurato il peggio evitando che gli scontri interessassero gli utenti in sosta nei locali di ristorazione dell'area di servizio. Da lì sono partite le indagini, con i primi ultras della Roma identificati grazie all'analisi delle immagini realizzate da alcuni testimoni e da quelle registrate dal sistema di videosorveglianza presente nell'area di servizio.

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