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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Salisburgo-Roma: la polizia carica i tifosi giallorossi. Il racconto di un ferito

Le tensioni mentre i romanisti prendevano i bus navetta all'uscita della Red Bull Arena. Marco Monaci: "Mi hanno picchiato e trattato mio figlio di 16 anni come un criminale"

"Mi hanno picchiato e hanno trattato mio figlio di 16 anni come un criminale". Austria, termine del match giocato fra il Salisburgo e l'As Roma. Alcuni tifosi giallorossi si trovano sotto la Red Bull Arena per prendere i bus navetta che da lì a breve li porteranno nei parcheggi di scambio per riprendere i propri veicoli e tornare nella Capitale. Arriva l'ultimo autobus, ma le porte non si aprono. Alcuni romanisti cominciano a battere contro i vetri e la carrozzeria per sollecitare l'autista. "E a questo punto la polizia ci ha caricato". A raccontare come poi lui stesso sia finito in ospedale Marco Monaci, tifoso romanista 60enne "Invalido al 100 per cento e costretto a camminare con le stampelle". Trasportato in un ospedale austriaco è stato poi dimesso, con il figlio "ammanettato, legato a una rete e portato negli uffici di polizia dello stadio dove lo hanno poi rilasciato dopo diverse ore".

Tensioni dopo Salisburgo-Roma

In trasferta per seguire la Roma da oltre 40 anni, Marco Monaci fa parte assieme al figlio del gruppo "A rota de Roma". "Stavamo andando a prendere le navette - racconta il 60enne giallorosso -. Camminando con le stampelle nel deflusso mi sono attardato rispetto agli altri tifosi". Una andatura lenta, tanto che Marco Monaci, il figlio e i suoi amici riescono ad arrivare nell'area indicata dove è rimasto però un solo ultimo pullman. 

Le cariche della polizia

Con i vetri chiusi, le luci spente e l'autista a bordo, "alcuni tifosi hanno cominciato a battere sul vetro e a quel punto è partita la carica della polizia austriaca". Sono momenti concitati, la tensione si alza: "Sono caduto con le stampelle e quando mio figlio mi ha visto, ha cominciato a urlare di lasciarmi andare". "Papà è disabile, lasciatelo", le urla proferite dal figlio 16enne. Poi l'inaspettato: "Lo hanno preso, sbattuto in terra e ammanettato. Trattato a 16 anni come un criminale".

Tensioni Salisburgo - As Roma

Il trasporto in ospedale  

Poi, sempre secondo il racconto di Marco Monaci: "Lo hanno legato alla rete. Quando l'ho visto mi sono rialzato e ho cercato di andarlo a prendere". Poi la carica. Monaci rimane ferito e viene trasportato in ospedale.  A riprendere il 60enne sono poi stati i suoi amici, mentre il figlio veniva portato negli uffici di polizia presenti all'interno della Red Bull Arena. "Lo hanno rilasciato dandogli un foglio con il quale lo invitano a presentarsi in un commissariato italiano entro 48 ore". 

Curva Sud: la mappa dei gruppi ultras della Roma, dai quartieri al credo politico

Di ritorno a Roma

Mentre scriviamo raggiungiamo Marco Monaci al telefono. Si trova su un transit di ritorno nella Capitale assieme al figlio e agli amici: "Vado in trasferta da oltre 40 anni e di situazioni di questo tipo ne ho viste a bizzeffe. Non mi aspettavo però di essere picchiato con le stampelle, non mi era mai successo". "Una cosa schifosa. Segnalerò tutto all'As Roma, ho già chiamato l'avvocato e lo comunicherò anche alle ambasciate". 

L'avvocato Contucci

La moglie di Marco Monaci si è rivolta all'avvocato Lorenzo Contucci che, sentito da RomaToday, conferma: "La moglie mi ha chiamato e mi ha detto che la polizia austriaca ha picchiato il marito e il figlio. Li ho messi in contatto con alcuni avvocati austriaci. Sono convinto che - qualora fossero accertate le responsabilità - chi ha sbagliato pagherà. L'Austria è un Paese civile con un ottimo ordinamento giudiziario. Sono fiducioso che quanto accaduto verrà a galla".  

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