Scontri: via Veneto torna alla normalità
Pochi danni agli arredi, se paragonati a giornate come il #19O (19 ottobre 2013) e al 15 Ottobre 2011 a San Giovanni. Lì il fuoco degli Indignados la fece da padrone
Salvo un'arancia davanti al Ministero, e qualche nastro giallo della Polizia Municipale ancora svolazzante, via Veneto è tornata via Veneto. Tutto normale nell'ex strada della Dolce Vita e degli hotel di lusso. Dalle sette di questa mattina, squadre dei Pics e dell'Ama hanno passato al setaccio tutto il percorso del corteo. Le tante scritte lasciate dai manifestanti sono state cancellate.
Davanti all'Excelsior il camioncino della municipalizzata dei rifiuti pulisce come ogni mattina, ma stavolta i resti del weekend sono pesanti. E sotto spazzole e idranti ci sono le immagini del #12aprile, altra data di proteste che guadagna un hashtag, e dei minuti di terrore a pochi metri da piazza Barberini.
Panico, botte, fumo, lacrimogeni e oggetti che volano in aria. Scontri circoscritti in pochi metri, con pochi danni agli arredi, se paragonati a giornate come il #19O (19 ottobre 2013) e al 15 Ottobre 2011 a San Giovanni. Lì il fuoco degli Indignados la fece da padrone, a restare vittime sotto le fiamme cassonetti dei rifiuti, facciate di palazzi, automobili in sosta ridotte a scheletri bruciati.
A questo giro, tutto sommato, il centro storico è stato risparmiato. Molto simile al passato invece il bilancio dei feriti. Ventuno in tutto quelli soccorsi dal 118, tra agenti di polizia e manifestanti. Uno di loro è stato ricoverato grave e rischia di perdere la mano per lo scoppio di un petardo.