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Cronaca

Sciopero, a Roma venerdì nero: 29 settembre da incubo per bus e metro

Stop nelle municipalizzate per 24 ore. Fasce di garanzia saranno rispettate

Sciopero di venerdì 29 settembre. Da settimane questa data è segnata in rosso. Sarà infatti un venerdì nero per Roma. Si fermano infatti tutte le municipalizzate, per uno sciopero proclamato da Usb. E' però, come sempre, il settore dei trasporti quello che potrebbe vivere le conseguenze peggiori. Infatti, allo stop di Usb, si uniranno le proteste degli altri sindacati, contrari al concordato e da tempo sul piede di guerra. 

GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE

Sciopero dei trasporti venerdì 29 settembre 

Lo stop riguarda Atac e Roma Tpl. A indire la protesta, con diverse modalità, il sindacato Usb, i Confederali (per Roma Tpl) e la Faisa Cisal. Venerdì dunque, per bus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle, Roma-Civita Castellana-Viterbo, saranno possibili stop dalle 8,30 alle 17 e poi dalle 20 a fine servizio.  Possibili stop anche, nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29 settembre, sulle linee bus notturne (da N1 a N28 e linea 913).

Nelle stazioni metroferroviarie delle linee che resterano eventualmente aperte, non sarà comunque garantito il funzionamento di ascensori, montascale e scale mobili.Non garantito, poi, il servizio delle biglietterie. Servizio regolare per i collegamenti di Cotral e Trenitalia.

Stop nelle municipalizzate del Comune di Roma 

Lo sciopero indetto da Usb, inoltre, coinvolgerà per 24 ore anche Roma Servizi per la Mobilità. Possibile chiusura, quindi, per lo sportello permessi di piazzale degli Archivi (Eur), per i check point bus turistici, per il contact center 06.57003 e per il numero verde disabili 800154451. Servizi limitati, infine, anche per Ama. L’azienda, si legge in una nota, assicurerà solo le prestazioni minime indispensabili.

Usb: "La sindaca non può fare finta di niente"

Durissima la presa di posizione di Usb, sindacato di base che è andato pesantemente all'attacco della giunta comunale: "Dopo mesi di lotte e denunce nessun intervento risolutivo per il trasporto pubblico locale da parte del Comune di Roma, a partire da Atac, ai lavoratori degli appalti fino ai lavoratori del Consorzio Roma Tpl, il privato che gestisce il 20% del trasporto di Roma. Aziende private che vantano crediti milionari con il Comune, che continuano impunemente a farsi beffa dell'amministrazione comunale e dei lavoratori non pagando neppure gli stipendi ai dipendenti.

Per l'Unione sindacale di base "l'immobilismo della giunta e l'assenza di coraggio sta pesando come un macigno sulla testa della categoria, l'unica che andrebbe garantita perché porta avanti la baracca" continua la nota. "Come per Atac, dove con la scelta del concordato di fatto si libera delle responsabilità politiche ed inizia il balletto del “non è colpa mia”, anche per i lavoratori delle aziende private la promessa di un reale cambio di passo con le precedenti amministrazioni è divenuta ormai una chimera".

"E' sempre più evidente che le ragioni dello sciopero proclamato per il 29 settembre si vanno a moltiplicare e la Sindaca non può continuare per molto a far finta di niente, voltando le spalle ai lavoratori. L'unica strada sicura per salvare il trasporto pubblico locale era la ricontrattazione del debito, a partire da quello contratto con la Regione Lazio ed un piano regionale sulla mobilità che prevedesse la reinternalizzazione di tutto il trasporto e di tutti i servizi. Il comune ha scelto la strada più impervia e pericolosa e noi glielo abbiamo detto in tutti i modi ed è quello che gli ricorderemo il 29 settembre". 
 

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