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Cronaca

Giorno caldo dei trasporti: metro chiuse, autobus a singhiozzo e attese

Chiuse le Metro A e B la gente si accalca davanti le fermate dei bus o crea file interminabili per prendere un taxi. Gli autisti dei mezzi pubblici protestano e per i romani si moltiplicano i disagi

Oggi, venerdì 11 Marzo 2011, era previsto inizialmente uno sciopero dei lavoratori dei mezzi pubblici indetto dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti,  Sult - Or.S.A e Usb. Ieri poi è arrivata la revoca parziale da parte di alcuni sindacati in seguito ad un incontro con Antonello Aurigemma, assessore alle politiche della mobilità di Roma Capitale.

Nonostante altri sindacati abbiano confermato lo sciopero, i romani stamattina hanno dovuto far fronte a una serie di disagi come  la chiusura della Metro A e i rallentamenti della Metro B. Alla Stazione Termini la gente camminava spedita verso l'entrata della metro sperando di poter usufruire della linea Rebibbia - Laurentina, ma le loro aspettative si sono infrante davanti ai cancelli chiusi.

Sciopero 11 marzo: disagi e attese



Guardarsi intorno significa vedere solo rabbia e volti ingrigiti. E' tutto uno squillare di telefoni cellulari e un continuo ripetere: "Ritardo, c'è lo sciopero dei mezzi pubblici". Fuori dalla stazione una fila interminabile di turisti con valige alla mano che attendono i taxi. In tanti allora decidono di prendere gli autobus perché almeno apparentemente gran parte degli autisti non hanno aderito allo sciopero. Ecco allora che inizia un'attesa lunghissima dovuta anche alla manifestazione di Usb che ha mandato il traffico in tilt.

L'unica cosa da fare è chiedere informazioni a persone competenti ma la risposta che ti danno è: "Signorina l'autobus è in arrivo ma non si sa se riparte". E allora non ti resta che attendere ancora, come altre centinaia di persone, nell'attesa di vedere in lontananza un bus che si ferma proprio davanti la tua fermata. Appena sali nel bus e manifesti un minimo di insofferenza per la situazione infernale che hai appena vissuto il minimo che puoi sentirti dire è: "Ma lei lo sapeva che oggi c'era lo sciopero ma perché è uscita?" Come se tutti potessimo permetterci di rimanere a casa in un giorno come tutti gli altri.
 

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