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Cronaca

Caos bagagli a Fiumicino: Procura apre inchiesta

La situazione sta tornando alla normalità, ma le valigie da riconsegnare ai vacanzieri sono ancora centinaia. Per il momento nessuna ipotesi di reato

Oggi i bagagli vengono consegnati in tempi quasi normali. Ma quelli da smaltire rimasti ancora negli hangar dell'aeroporto da domenica sono ancora centinaia. E intanto sulla protesta dei facchini Alitalia che ha provocato fortissimi rallentamenti nella consegna delle valigie di migliaia e migliaia di vacanzieri indaga la Procura. 

L'INCHIESTA - Nel fascicolo d'inchiesta aperto procuratore Giuseppe Pignatone e dall'aggiunto Nello Rossi, al momento non sono ipotizzati reati, ma l'attività di monitoraggio degli inquirenti è diretta a verificare l'evolversi della situazione e a individuarne eventuali. 

Secondo quanto si è appreso, nel fascicolo sono destinati a confluire tutti gli esposti presentati da associazioni di utenti e di cittadini su quanto sta accadendo nell'aeroporto della Capitale e sulle ricadute delle agitazioni in atto sui singoli passeggeri e sulla collettività. 

I CERTIFICATI MEDICI - L'attenzione della Procura sarà concentrata anche sull'ipotesi dell'invio in massa di certificati medici da parte di dipendenti in stato di agitazione per giustificare l'assenza dal lavoro nel periodo caldo di ferragosto o per sottrarsi ad eventuali precettazioni. 

L'ipotesi è circolata ieri nello scalo romano. Alitalia l'ha poi comunicato all'Autorità garante degli scioperi. Ma l'allarme sembrerebbe rientrato. "Dal punto di vista delle ventilate assenze da parte del personale tecnico Alitalia di Fiumicino per il momento non risultano criticità" fanno sapere fonti della compagnia aerea di bandiera.

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